Riceviamo e pubblichiamo
Desideriamo denunciare un grave fatto di intolleranza squadrista avvenuto il 16 giugno alla Festa della Birra di Baganzola di cui sono stati protagonisti esponenti del PD locale.
Il Comitato per il No alle Riforme costituzionali di Parma che da più di due mesi è impegnato nella raccolta delle firme per i referendum contro la Riforma costituzionale e per l’abrogazione della nuova legge elettorale Italicum, in previsione della Festa della Birra organizzata dal circolo ARCI di Baganzola dal 16 al 19 di giugno presso il campo sportivo Mordacci di proprietà comunale, si è rivolto il 7 giugno u.s. alla Presidente del Circolo Signora Vania Sghia, per ottenere il permesso di istallare un banchetto durante i giorni della Festa per la raccolta delle firme.
Eravamo confortati nella nostra richiesta dal fatto che l’ARCI nazionale ha dato il suo pieno appoggio alle iniziative referendarie del Comitato per il No (vedi allegato 1) e che già in altri circoli Arci di Parma avevamo avuto la stessa autorizzazione alla raccolta delle firme negli stessi locali dei circoli.
Nello stesso giorno, il 7 giugno, la Presidente Sghia con grande gentilezza e sollecitudine ci rispondeva dandoci formale autorizzazione a occupare lo spazio richiesto, a titolo gratuito e mettendoci a disposizione anche un allaccio luce. (vedi allegato 2).
Nostri volontari si sono dunque presentati la sera del 16 u.s. per installare il tavolino e procedere alla raccolta firme.
A questo punto si è verificato l’odioso episodio di intolleranza che intendiamo denunciare. Un gruppo di soci del Circolo si sono avvicinati contestando duramente la presenza del banchetto adducendo il fatto che, essendo la maggior parte dei promotori e degli operatori appartenenti al PD, la nostra presenza era palesemente indesiderata e sarebbe stato meglio andassero via. A nulla sono valse le nostre rimostranze e il nostro richiamo all’autorizzazione ricevuta.
Aumentando la tensione la stessa Presidente del Circolo, pur dimostrandosi molto dispiaciuta, ci ha pregato di ritirare il banchetto e di non presentarci nei giorni successivi adducendo, come motivazione, il fatto che voleva evitare problemi e difficoltà con quel gruppo di esagitati e intolleranti contestatori.
Con riserva di ricorrere in sede legale contro gli autori di un soppruso che ci hanno impedito di esercitare una funzione costituzionalmente garantita segnaliamo e denunciamo questo episodio di squadrismo politico a tutti i cittadini di Parma e in particolare al Sig. Sindaco in considerazione del fatto che l’episodio si è verificato in uno spazio pubblico di pertinenza comunale, e alla direzione nazionale dell’ARCI che viene così platealmente sconfessata da esponenti del PD che evidentemente pensano di poter imporre un loro potere proprietario e settario su una libera e democratica associazione culturale quale è e deve essere l’ARCI.
Comitato Provinciale di Parma per il NO alla riforma costituzionale