Spaccio in centro, arrestato albanese con 170 grammi di coca pura

Spaccio in centro, arrestato albanese con 170 grammi di coca pura

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Grazie a varie segnalazioni da parte di residenti e frequentatori del centro storico la Sezione Antidroga della Polizia è riuscita ad arrestare un cittadino albanese che spacciava cocaina nel centro storico, in particolare nella zona di via XXII Luglio e vie limitrofe.

Le segnalazioni si sono rilevate da subito fondate e gli agenti hanno iniziato a tenere d’occhio l’uomo. L’Antidroga, grazie a queste osservazioni, è riuscita a risalire al covo dello spacciatore, in borgo San Silvestro. In uno di questi pedinamenti gli agenti hanno deciso di fermare quindi Flavio Tafa, 24enne di origine albanese, nei pressi della sua abitazione.

La perquisizione dell’appartamento ha rilevato ben 170 grammi di cocaina in sasso occultati in involucri sottovuoto, una macchina per imballare sottovuoto, un frullatore e varie sostanze da taglio. La cocaina trovata è in ancora in fase di accertamento per stabilire il livello di purezza ma sembrerebbe che la qualità sia molto elevata. Gli agenti della Polizia sostengono che l’uomo avrebbe poi tagliato il prodotto in almeno 3 o 4 parti per un ricavo di almeno 25 mila euro.

Dopo gli accertamenti fotodattiloscopici è emerso inoltre che l’uomo era già noto alle forze dell’ordine sotto le generalità però di Bledar Tafa. Bledar era stato già tratto in arresto nel 2011 sempre per spaccio di stupefacenti ed era partito per lui il mandato di allontanamento dall’Italia con l’accompagnamento alla frontiera aerea di Bologna. Il passaporto con cui è stato ritrovato nei giorni scorsi era stato rilasciato dallo Stato dell’Albania e l’uomo risultava quindi in regola.

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Ma l’operazione della Polizia non è finita qua perché sono ancora in corso altri accertamenti legati all’appartamento diventato covo dello spacciatore. Risulta infatti che il proprietario dell’appartamento in borgo San Silvestro avesse dato in affitto a un secondo uomo. Questo poi avrebbe concesso l’uso dell’abitazione a Tafa. Gli agenti però non sono ancora riusciti a risalire a questo secondo individuo perché il proprietario di casa è in possesso di una fotocopia di una carta di identità italiana a cui però era stata sostituita la foto. Si ha quindi solo il volto del responsabile ma le generalità di un innocente.

 

 

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