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18 e 22 giugno, OIPA: in piazza per firmare contro il Festival Yulin della carne di cane

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Yulin-Festival-640x437Per informare, sensibilizzare e supportare il lavoro delle associazioni internazionali e cinesi attive localmente per mettere fine al commercio di cani e gatti destinati all’industria alimentare, l’OIPA e il comitato StopYulin il prossimo 21 giugno, giorno di inizio del Festival della carne di cane di Yulin, organizzano una manifestazione pacifica nel centro di Milano.

Anche Parma si stringe a Milano con tavoli informativi dove sarà possibile firmare la petizione contro la barbarie in duplice data: domani, sabato 18 giugno, nella galleria di  Via Emilia Ovest,42, ( dove si trova ARCAPLANET) e mercoledì 22 giugno in piazza Garibaldi angolo via Mazzini.

“OIPA Parma è sempre scesa in campo in ogni battaglia e sarà presente anche in questo caso. Aspettiamo tutti i parmigiani per firmare e sostenere la fine di questa orrenda sevizia. Non metteremo illustrazioni qui a Parma. immagini così forti che hanno ucciso dentro anche noi. Cani bolliti vivi, bruciati facendo gare e scommesse…preferiamo evitare di esporre tali crudeltà ma CHIEDIAMO a tutti gli organi di informazione locali di sostenerci in questo impegno” comunica l’associazione.

Il “Lychee and Dog Meat Festival”, comunemente conosciuto come Yulin Dog Meat Festival, è una celebrazione popolare, tenuta annualmente nell’omonima città nel sud est della Cina. Questa festa “folkloristica” inizia in concomitanza al solstizio estivo e per tutta la sua durata, i 10 giorni successivi, si stima che vengano uccisi tra i 10.000 e i 15.000 cani (ma anche gatti), con lo scopo di essere trasformati in cibo.

Il numero di cani coinvolti in questa “fiera della disumanità” è emblematico: data l’impossibilità di allevare un così elevato numero di animali, una parte consistente viene “cacciata” tra i randagi, così come illegalmente sottratta a ignari proprietari.  Negli ultimi anni il Festival ha attirato l’attenzione della comunità internazionale e sono state tantissime le proteste in tutto il mondo contro questo evento, tanto che il numero di animali uccisi si è notevolmente ridotto.

Tuttavia il festival continua annualmente a ripetersi, ecco perché l’OIPA sostiene la raccolta firme promossa da Animal Asia – http://endyulinfestival.animalsasia.org/itl – che attraverso investigazioni sotto copertura ha documentato quello che avviene nei mercati dove vengono macellati i cani e, insieme alle comunità locali, alle autorità e alle altre ONG, opera per fermare questo traffico illegale, promuovendo il cambiamento con una rete di interlocutori preparati e autorevoli all’interno della società.
L’indignazione espressa dall’opinione pubblica internazionale ha già fatto molto per fermare Yulin e sostenere il cambiamento all’interno della Cina: questa crudele industria inizia a vacillare, l’opinione pubblica esprime il suo dissenso e si afferma il concetto di animale da affezione.

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