“A pieno regime, ogni giorno, portiamo nelle scuole di Fidenza oltre 1.100 pasti. La qualità del servizio deve sempre essere al centro e c’è un modo molto semplice per capire l’aria che tira: andare sul posto, andarci spesso e parlare con i docenti, il personale di servizio e soprattutto con i bimbi e gli studenti, che sono osservatori straordinari” spiega Andrea Massari, sindaco di Fidenza.
Il Sindaco ha commentato l’iniziativa del tour conoscitivo all’interno delle mense scolastiche, in vista del nuovo appalto da oltre 1 milione di euro cui gli uffici comunali stanno lavorando, per renderlo operativo dal nuovo anno scolastico.
Prima tappa è stata la Scuola Verde, la “Ongaro”, cui si stanno sommando altre iniziative sulle scuole dell’infanzia comunali, aperte fino al 30 giugno.
Alla “Ongaro”, il Sindaco, accompagnato da Isabella Onesti, responsabile dei Servizi educativi comunali, sul finire dell’anno scolastico ha letteralmente dialogato con tutti i 120 bimbi in mensa, tavolo per tavolo e con le loro docenti, nel corso di un sopralluogo durato quasi 2 ore.
“Un’esperienza bellissima, divertente e utile – commenta Massari –, che d’ora in poi ho chiesto ai miei uffici diventi un appuntamento regolare, unitamente al lavoro congiunto con il Comitato mensa. Un’esperienza divertente perché la curiosità e la vivacità dei bimbi è contagiosa ed è stato uno spasso poter scherzare insieme a loro sul fanta menù che vorrebbero. In sostanza un mix tra pizza e cotoletta, con un buon piazzamento, a sorpresa, della zuppa con crostini”.
Un’esperienza utile, prosegue il Sindaco, “perché sul campo si possono raccogliere in tempo reale le esigenze dei docenti e anche dei ragazzi. Al di là degli scherzi e delle battute, è importante vedere sul posto se un menù ben calibrato e studiato dalle autorità sanitarie funziona oppure quali correttivi adottare. Un servizio mensa che lavora bene aiuta, infatti, a costruire un corretto stile di vita, diventa un’esperienza che può dare frutti importanti. Trovo straordinario che molti bimbi con meno di 6 anni mi abbiano posto il problema del cibo che avanza, seppur in quantità molto limitate (non più del 5% del totale). In quelle domande ho colto il segno di una sensibilità civile che va coltivata e fatta crescere. Ecco perché nel nuovo appalto che stiamo costruendo abbiamo preso seriamente in esame il problema e avviato una riflessione operativa con la Caritas di Fidenza”.