Non si è mai arreso a perdere l’amore. Non sono bastati un divieto di avvicinamento all’ex compagna una ragazza del 91, emesso dal giudice a febbraio. Lui ha continuato a tampinarla e a molestarla sia telefonicamente sia dal vivo, tanto che dopo un paio di mesi, il 24 maggio, l’uomo, un fidentino dell’83 nato a Modena, viene condannato agli arresti domiciliari.
Non si voleva rassegnare all’abbandono la ferita diventa bruciante come se fosse cosparsa di sale. Gradatamente il sentimento si trasforma e diventa odio ed ecco che, nel mentre gli vengono notificati gli arresti domiciliari l’uomo perde il controllo e comincia, davanti ai Carabinieri a proferire minacce di ogni tipo nei confronti della ex.
A quel punto alle forze dell’ordine, preoccupati per la ragazza, non resta altro da fare che portare l’uomo direttamente in carcere dove avrà tempo e modo per ripensare ai suoi comportamenti e a capire che la sua compagna non è un oggetto da possedere ma una donna spaventata e fragile.