Condannato a 3 anni di reclusione per atti persecutori, violenza sessuale su minorenne e calunnia. Questa la pena data oggi nel Tribunale di Parma, dal collegio di giudici presieduto da Pasquale Pantalone, nei confronti di un uomo che per mesi perseguitò una ragazzina di 17 anni. Il tunisino 28enne residente a Sala Baganza pretendeva a tutti i costi che la giovane diventasse la sua ragazza. L’uomo arrivò persino a minacciare il padre.
Il tunisino è detenuto oggi agli arresti domiciliari ma la giovane sicuramente non supererà il trauma tanto presto visto il vero proprio incubo a occhi aperti che ha dovuto subire.
I fatti risalgono al 2014 quando la studentessa di origini tunisine, che risiede nel parmense con la famiglia, cominciò a ricevere le attenzioni pressanti e sgradite dell’uomo. Quando usciva da scuola lui era lì, la fissava insistentemente. Gli mandò dei bigliettini con il numero di telefono ma davanti al suo disinteresse non si fermò. La pedinò tutti i giorni a piedi fino alla fermata dell’autobus facendo gesti osceni con la lingua e le mani.
In un occasione la situazione degenerò in molestie sessuali. Dopo essersi seduto vicino a lei sull’autobus cominciò a toccarle i capelli e il collo minacciandola di stare zitta. La ragazza terrorizzata subì la molestia per una ventina di minuti. Minacce molto pesanti rivolse anche al padre della giovane che non voleva concedere il permesso di frequentare la figlia. In un occasione l’uomo aspetto la giovane con due sui fratelli e le sputò in faccia rivolgendole parole pesanti come “Se non vieni con me ti ammazzo, ti taglio la faccia, ti stupro, cammina vieni con le buone altrimenti verrai con me a forza”. la giovane fu costretta a saltare numerose lezioni a scuola e a trasferirsi per un mese in Tunisia per paura della sua incolumità. Costretta addirittura a cambiare istituto scolastico. La denuncia del padre ha fatto partire le indagini e il tunisino fu arrestato.