
Intanto la torre campanaria, con i pinnacoli rimessi in sicurezza, la “cuspide a cipolla” rivestita con nuova copertura in rame, le statue restaurate e gli elementi architettonici recuperati, verrà presto “spacchettata” e tornerà a fare bella mostra di sé entro la fine di luglio, restituita a parmigiani e turisti come simbolo della rinascita del complesso di San Paolo, dopo l’intervento realizzato dalla società specializzata Alchimia di Modena, anche grazie al generoso contributo di Fondazione Monte Parma.

“Soluzioni come questa sono da valorizzare – afferma l’architetto Marco Dezzi Bardeschi a conclusione della visita – il restauro messo in atto merita di essere documentato per la particolare cura nei dettagli di conservazione. Inoltre il piano di recupero e utilizzo del complesso di San Paolo è strategico per Parma per la sua posizione, per la conformazione con i tre chiostri e per la destinazione d’uso come polo attrattivo e gestionale del progetto UNESCO”.
“Mi fa particolarmente piacere – sottolinea l’assessore Michele Alinovi – che la rilevanza dell’intervento messo in atto dall’Amministrazione comunale per il restauro della torre civica abbia avuto un riconoscimento altamente qualificato quale è quello del professor Dezzi Bardeschi, vera e propria autorità in materia di restauro storico”.
Anche per il sovrintendente Gian Carlo Borellini, “è un onore accompagnare in questa visita un maestro della disciplina del restauro storico, a riconoscimento di un lavoro importante che ha visto collaborare insieme diverse istituzioni, Comune, Stato e Università per il recupero e la valorizzazione di un edificio importante per Parma, che apre la strada al restauro del complesso di San Paolo, e che è stato realizzato in totale condivisione da parte delle istituzioni coinvolte”.