Il piano concordatario della Parmacotto è stato approvato dalla maggioranza dei creditori: scongiurato quindi il fallimento si procederà quindi con il proseguimento dell’attività dell’azienda secondo il piano industriale.
Il piano prevede una consistente riduzione della produzione, con il taglio di 38 dipendenti tramite mobilità su base volontaria. Il nuovo stabilimento di Marano dovrà essere chiuso, decisione fortemente criticata dai sindacati.
Il debito della Parmacotto ammonta a circa 100 milioni di euro. Il piano concordatario approvato chiede ai creditori, suddivisi in tre classi, di rinunciare a 46 milioni.