Mini ecostation. Ghiretti: “Passo avanti come volevo io. Se serve mi travestirei...

Mini ecostation. Ghiretti: “Passo avanti come volevo io. Se serve mi travestirei da fan di Pizzarotti”

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ghiretti-1-450x264Di fronte alla decisione da parte dell’assessore Folli di reintrodurre i cassonetti differenziati in Centro ed Oltretorrente si rimane davvero senza parole non certo per la scelta in sé ma per le modalità con cui è maturata.

A marzo di quest’anno, dopo lungo e tormentato iter, siamo riusciti a discutere in Consiglio comunale la proposta di 6.500 cittadini che chiedevano di valutare la possibilità di integrare la raccolta porta a porta con cassonetti differenziati intelligenti. In quell’occasione la maggioranza era stata granitica: i cassonetti sono il male assoluto, non funzionano, sono un passo indietro.

A poco sono serviti i ragionamenti, gli esempi, le valutazioni; la volontà dell’amministrazione comunale era di ignorare una richiesta di buon senso fatta da un così alto numero di cittadini. Poi improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, arriva ieri la decisione di introdurre le “Mini ecostation”.

Non si tratta certo di quello che chiedevamo noi, se non altro per il fatto che non sappiamo quante ne verranno installate, dove e soprattutto considerato che questa iniziativa va a sovrapporsi ad altre come le Ecostation e gli Ecowagon rendendo tutto molto complicato, costoso e farraginoso.

Per altro vale la pena di sottolineare che questi ultimi, stando ai dati finalmente rilasciati dall’amministrazione, sono stati un fallimento: 22 vuotature al giorno di media nei primi sei mesi vuol dire una vuotatura all’ora con due mezzi che girano.

Però la decisione di ieri è un passo avanti ed è un passo che va oggettivamente nella direzione che chiedevamo noi. Semmai sono le modalità, a dir poco stravaganti, con cui si è arrivati a questo risultato che raccontano splendidamente l’incapacità di confrontarsi con i cittadini di questa amministrazione.

Avremmo potuto tutti fare una figura migliore se a marzo si fosse aperta una discussione seria su questa proposta, anche perché evidentemente era già in animo un cambio di rotta, visto che non credo che le Mini eco station si improvvisino dalla sera alla mattina.

Appare evidente dunque che il problema stava tutto nel fatto che a proporla era Roberto Ghiretti. Se è così lasciatemi dire che si tratta di un modo ben meschino di governare la città.

Comunque incassato un risultato mi permetto di buttare la palla avanti e di segnalare all’assessore che dopo il Centro e l’Oltretorrente altri quartieri meriterebbero simili attenzioni: penso ad esempio al Pablo, al San Leonardo e il Cittadella. Visto che la sperimentazione è di fatto partita perché non ci sediamo intorno a un tavolo e valutiamo zona per zona le criticità?

Io ci sono e sono disponibile a lavorare con questa amministrazione per portare a casa un risultato importante per la città; sono disponibile anche a travestirmi da fan di Pizzarotti se questo portasse un beneficio a Parma. Se questo è il problema basta che me lo facciate sapere.

Roberto Ghiretti
Parma Unita

1 COMMENTO

  1. Il commento del consigliere Ghiretti, a seguito della conferenza stampa dell’assessore Folli a rendiconto dell’utilizzo delle “Ecowagon” nella raccolta rifiuti, è alquanto bizzarro se non addirittura offensivo della sua intelligenza e del ruolo che ricopre.
    Scopre solo ora le “mini Ecostation”?
    Già il 15/12/2015, quando il consigliere illustrò la raccolta firme per la reintroduzione dei cassonetti (“ignoranti” se non sbaglio) che aveva fatto nei mesi precedenti, gli venne chiaramente spiegato dall’assessore e da due consiglieri, quali fossero le intenzioni dell’amministrazione:
    il porta-a-porta è il sistema di raccolta scelto per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata richiesti; le “eco station”, soluzione su cui si lavorava da oltre un anno, sono a tutti gli effetti i cassonetti “intelligenti” tanto richiesti e c’è l’intenzione di aumentarne il numero per migliorare il sistema e ridurre le criticità.
    Questo è stato spiegato nuovamente in occasione della mozione presentata da tutta l’opposizione il 06/03/2016 dove chiedeva l’introduzione di cassonetti con chip (quelli “intelligenti”) per la frazione indifferenziata da affiancare al sistema porta-a-porta e alle “Ecostation” ed “Ecowagon” esistenti.
    Già qui si parlò delle “mini Ecostation”, oltre ad altre 4 “Ecostation”.
    In ultimo il 29/04/2016 durante la discussione del PEF2016 (piano economico finanziario) per la gestione dei rifiuti si è ulteriormente spiegato che oltre a 4 nuove “Ecostation”, si sarebbero introdotte le “mini Ecostation” (una decina) in centro storico e oltretorrente e si sarebbe aspettato di vedere il rendimento degli “Ecowagon” per l’intera durata di un anno prima di decidere se eliminarlo completamente.
    Questo si sta facendo, non capisco il completo stupore del consigliere.
    Mi pare evidente a questo punto che chi non ha ascoltato è proprio lui!
    Gli è stato ricordato più e più volte che esiste un osservatorio, cui è invano invitato, per colmare le sue evidenti lacune sull’argomento e potersi esprimere in modo fattivo, dove si analizzano le criticità, zona per zona e si cerca di trovare soluzioni approppriate.
    Più che pensare di vestirsi da fan di Pizzarotti, basterebbe che indossasse il vestito da consigliere comunale con quel taglio collaborativo che spesso declama nei suoi interventi in consiglio e sui mass media.

    Andrea Medioli
    Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle

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