Tre anni fa era salito sul bus della linea 8 sedendosi tranquillamente accanto a una 53enne. Nulla di strano se il 30enne, poco dopo la partenza del bus, non avesse infilato una mano sotto la gonna della sbalordita passeggera per palpeggiarla. Le urla della donna hanno fatto fuggire il ragazzo, ma grazie agli altri passeggeri era stato subito rintracciato. Adesso il 30enne ha rimediato una condanna a un anno e 4 mesi per atti di libidine.
Il tribunale di Parma gli ha concesso tutte le attenuanti del caso, perché l’uomo soffre di gravi problemi comportamentali, non ha un lavoro e trascorre le sue giornate in casa con la madre giocando al pc e guardando cartoni animati. Chiari segnali di un disturbo che gli è valso il massimo sconto di pena per quell’episodio di tre anni fa.
