Nei giorni scorsi alcuni residenti del quartiere Montebello, in particolare nelle vicinanze del parco pubblico Laghi, hanno fortemente contestato la scelta dell’Amministrazione di recintare una parte dell’area verde per la realizzazione di un campo da calcio affidato in gestione alla società sportiva del quartiere.
La u.s. Montebello, ormai da una decina di anni, chiede all’Amministrazione la realizzazione di un nuovo campo all’interno del quartiere che possa permettere un migliore coordinamento degli allenamenti e delle partite delle sue squadre. Alcune di queste sono oggi infatti costrette a spostarsi fino ai campi del CUS per poter svolgere le loro attività. Le richieste di iscrizione sono tante e la società si è vista costretta a rifiutarne numerose nell’ultimo anno a causa della mancanza di spazi.
Nonostante la disponibilità del finanziamento da parte delle imprese che realizzarono il comparto Eurosia e la scelta della collocazione del campo (inizialmente affiancato da spogliatoi ed altre dotazioni), presa dalla giunta del 2010, la situazione è rimasta a lungo bloccata.
A fronte di ciò l’attuale giunta ha deciso di mettere a bando i lavori, per sbrogliare la matassa. Lo ha fatto solo dopo aver condiviso con il quartiere la scelta, tanto negli incontri di quartiere svolti ad ottobre 2012 ed aprile 2013 – quest’ultimo con la presenza dell’Assessore Marani e con articolo sulla Gazzetta di Parma – quanto nel consiglio dei cittadini volontari del febbraio 2016. Scelta condivisa con chi ha deciso di partecipare a questi incontri. Chi oggi contesta mancata trasparenza e scarsa partecipazione evidentemente si è interessato al tema solo all’arrivo dei mezzi da cantiere. Ci dispiace, ma la democrazia e la partecipazione noi la intendiamo in altro modo. Democrazia significa diritti, ma anche doveri. Chi sceglie di non partecipare, accetta la decisione degli altri.
Entriamo nello specifico, cosa prevede il progetto? Due porte da calcio, una recinzione e qualche faro per l’illuminazione. Niente di più: nessun spogliatoio (i bambini potranno utilizzare quelli attuali della Montebello, a 250 metri di distanza), nessuna club-house, nessuna cementificazione come qualcuno racconta. Verde era e verde rimane. Cambia l’utilizzo, conformemente ai piani urbanistici.
Qual è allora il vero motivo della contestazione? Alcuni residenti preferiscono il parco pubblico a un campo da calcio per bambini e ragazzi, oltre a temere una svalutazione degli immobili. Questo non tiene conto che buona parte del parco Laghi non viene toccato dall’intervento e il quartiere può vantare una serie di grandi aree verdi collegate. A questo punto ci chiediamo: davvero oggi si vive un campo da calcio per bambini come un problema, una preoccupazione? Nella nostra scala di valori il prezzo di un immobile viene prima del diritto di un bambino di praticare sport?
La nostra risposta è un fermo no. Vogliamo vivere in una comunità in cui si riconosca il valore sociale, prima ancora che sportivo, di una squadra di calcio di quartiere. Dove si sopporta anche qualche bambino che esulta per un goal per alcune ore a settimana, se questo può favorire le amicizie, la passione, il divertimento.
Per questi motivi riconosciamo il valore del percorso di condivisione ed esprimiamo totale sostegno all’Amministrazione, chiedendo che i lavori possano proseguire.
Movimento 5 stelle, Gruppo consiliare di Parma