“Durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico il Rettore, prof. Loris Borghi, annuncia la costituenda “Fondazione Università di Parma”, per superare vincoli burocratici e legislativi che imbriglierebbero il funzionamento dell’Università, minandone la possibilità di competere ed eccellere. Si riecheggiano qui affermazioni che hanno portato recentemente esponenti del Governo a parlare di uscita del sistema universitario dall’ambito della Pubblica Amministrazione, senza però chiarirne contorni ed effettive ricadute per il personale docente e tecnico-amministrativo.
E allora il Rettore Borghi, lamentandosi della lentezza della politica, anticipa tutti e fa da sé.
Non siamo d’accordo sulla politica degli annunci fatta senza che sia maturata una discussione ed un coinvolgimento di chi nelle Università lavora tutti i giorni e delle associazioni che ne rappresentano larga parte.
Soprattutto, che tipo di fondazione ha in mente il Rettore Borghi?
Pensa ad un soggetto in cui trasferire il personale, senza più obblighi di rispetto ed applicazione del contratto nazionale?
Pensa ad un soggetto a cui esternalizzare le funzioni istituzionali dell’Università?
Non siamo e non saremo mai d’accordo!
Altra cosa se la Fondazione servisse a rafforzare la funzione di cinghia di trasmissione dell’Università da e per le realtà produttive e il territorio.
La FLC CGIL chiede da subito un confronto ampio e trasparente con l’intera comunità universitaria parmense, prima che sia assunta qualsiasi decisione operativa”.
Simone Saccani, segretario generale FLC CGIL Parma