Presidio di protesta contro il ministro Boschi e corteo antifascista contro le...

Presidio di protesta contro il ministro Boschi e corteo antifascista contro le Molotov

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La Parma che dice no al referendum sulle riforme costituzionali e quella che si definisce antifascista, scenderanno in campo per quello che si preannuncia come un lungo fine di settimana di protesta e di confronto.

Il Comitato di Parma per il NO alla riforma costituzionale, in occasione della visita a Parma del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, ospite degli Industriali parmensi a palazzo Soragna, venerdì 27 maggio, promuove a partire dalle 14.30 un presidio in piazzale Rondani, davanti al monumento alle barricate, “per ribadire la contrarietà allo stravolgimento della Costituzione e per stigmatizzare le sconcertanti esternazioni della stessa Boschi su veri e falsi partigiani che configurano un attacco diretto all’Anpi e alla sua scelta coerente e intransigente di difesa della Carta costituzionale”.

Sempre venerdì 27, inoltre, con inizio alle 21 nell’Aula dei Filosofi dell’Università di Parma, il Comitato per il NO ospita il vicepresidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, per spiegare le ragioni del No e quelle del Si.

Il coordinamento Antifascista e antirazzista di Parma – nato dall’assemblea pubblica del 16 maggio scorso, indetta proprio dall’Anpi cittadina – sarà invece in strada sabato dalle 15.30 per un corteo che prenderà il via alle 15.30 da piazzale Barbieri. “Parma medaglia d’oro della Resistenza, delle centinaia di caduti per la libertà, degli innumerevoli perseguitati e incarcerati dal regime fascista, dei tanti deportati nei campi di sterminio nazisti – dicono i promotori – non può rimanere inerte e indifferente di fronte ad atti che, anche se tentano di accreditarsi in una veste diversa e trovano sponde in partiti presenti in Parlamento, non riescono a nascondere ciò che sono realmente: rigurgiti di fascismo e razzismo”.

Numerosi gli episodi citati dal coordinamento Antifascista. “L’assalto nel 2012 al Circolo Minerva nel quartiere Montanara, le ricorrenti aggressioni di studenti davanti alle scuole, le aggressioni omofobe, l’infiltrazione in comitati di cittadini per diffondere parole d’ordine razziste, le sedicenti “ronde”, la recente esposizione davanti ad alcune scuole della nostra città di striscioni con scritte volgarmente offensive contro la Resistenza da parte di Blocco studentesco e CasaPound ci devono indurre a ritrovare quell’impegno civile che da sempre ha caratterizzato la nostra città – dicono i promotori -. Così come la notizia di poche sere fa di alcuni attentati contro cittadini migranti della nostra città, in particolare l’ordigno esploso davanti al centro di accoglienza per migranti di borgo Onorato si caratterizza in modo evidente per la matrice razzista”.

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