La storia della transizione dal fascismo alla democrazia a Parma è al centro di un progetto di ricerca triennale curato dall’Istituto storico della Resistenza di Parma.
Sarà presentato sabato 28 maggio alle ore 10 al Palazzo del Governatore. Ne hanno parlato, nel corso di una conferenza stampa nel pomeriggio di oggi la vicesindaco, con delega alle pari opportunità, Nicoletta Paci, Attilio Ubaldi presidente di Isrec – Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea e il direttore di Isrec e Marco Minardi.
“Il convegno – ha spiegato la vicesindaco Nicoletta Paci – si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dall’Assessorato alle pari opportunità per il settantesimo anniversario del suffragio universale, con particolare riguardo al fatto sono trascorsi proprio 70 anni dalla prima volta in cui le donne parteciparono al voto. La nascita della democrazia a Parma è un fatto assai significativo che, grazie alla collaborazione con Isrec, potrà essere meglio studiato e approfondito”.
Attilio Ubaldi, presidente Isrec, ha ringraziato l’Amministrazione Comunale “per la sensibilità dimostrata su temi cruciali per il nostro Paese che verranno approfonditi in occasione del convegno di sabato 28 maggio”. Il presidente ha anche fatto riferimento ad un ricordo personale. “Mia nonna – ha ricordato – votò per la prima volta proprio nel 1946 ed aveva 43 anni. E’ una storia importante, quindi, che è giusto ricordare sopratutto per le nuove generazioni. Fu una grande conquista come la libertà di pensiero e di espressione”.
“L’Istituto Storico della Resistenza – ha spiegato il direttore di Isrec Marco Minardi -, dopo le iniziative realizzate in occasione del settantesimo anniversario della Resistenza, ha pensato che fosse importante seguire un flusso di memoria che dalla fine della seconda guerra mondiale ha aperto il percorso verso la democrazia. Il passaggio elettorale del 1946 è decisivo. Il prossimo anno indagheremo sulla classe dirigente che emerse nel periodo post bellico, per arrivare alle elezioni politiche del 1948. Prosegue, quindi, l’attività di ricerca e indagine storica di Isrec, aperta anche ai giovani studiosi, per studiare la transizione dal fascismo alla democrazia, dalla guerra alla pace e capire le caratteristiche che questa trasformazione ebbe a Parma”.
Il prossimo 2 giugno 2016 ricorre il 70° anniversario della nascita della Repubblica, ricorrenza che sarà celebrata in città con numerose iniziative, fra cui la presentazione di un importante progetto di ricerca storica sugli eventi che portarono alla nascita della democrazia in Italia e a Parma in particolare. Furono infatti mesi intensi e decisivi quelli della primavera ‘46, mesi in cui venne compiuto un passo fondamentale nella transizione dalla dittatura fascista alla democrazia repubblicana.
Per comprendere appieno questo passaggio, l’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, in collaborazione col Comune di Parma, ha avviato una vasta ricerca su quella breve quanto esaltante stagione di trasformazione politica, istituzionale, sociale ed economica che ebbe luogo fra il 1945 e il 1948. Il progetto, di durata triennale (2016-2018), si svilupperà intorno a tre temi fondamentali: le tre elezioni -amministrative, referendum e costituente- che di fatto inaugurarono il processo democratico nella primavera del ‘46 (2016: Parma ’46. I parmigiani al voto); la creazione della nuova classe dirigente locale con una particolare attenzione al nodo rottura/continuità col fascismo e alla capacità di rinnovare l’élite politica, economica, culturale e sociale (2017: Parma ‘47. La nascita del ceto dirigente democratico); le prime elezioni politiche del dopoguerra (18 aprile 1948) e la divisione politica, sociale ed economica della società italiana, e parmigiana in particolare, agli albori della guerra fredda. (2018: Parma ‘48. Succede un quarantotto!).
I risultati della prima parte della ricerca, sullo svolgimento a Parma delle prime elezioni democratiche e il contesto sociale in cui ebbero luogo (si parlerà anche dei linguaggi della politica e della propaganda, dei media di allora, della prospettiva di genere…), saranno presentati sabato 28 maggio alle ore 10 al Palazzo del Governatore, in piazza Garibaldi, nel corso del convegno: Parma ’46. Dal fascismo alla democrazia, storia di una transizione. Dopo i saluti del vice sindaco Nicoletta Paci e del prefetto Giuseppe Forlani, la parola passerà ai relatori: gli storici e ricercatori Marco Minardi (Alleati e CLN: lo spazio per una transizione),Simone Galli (Ritorno al voto. Strategie e processo legislativo), Alessandra Mastrodonato (Le parole contese della democrazia), Teresa Malice ( Fè ch’nassa n’altra vitta insèmma al viòli!”: le elezioni a Parma nella primavera del ’46), Tommaso Ferrari (Repubblica o Monarchia? Parma al bivio istituzionale), Chiara Nizzoli (Pane, lavoro e voto: le donne e la democrazia conquistata), Domenico Vitale (I contro/i dissidenti: a destra e a sinistra del CLN). Le conclusioni saranno a cura di Alberto Preti (Università di Bologna, / Istituto per la storia e la memoria del ‘900 Parri Emilia Romagna).