Il forte incremento dei contratti conto terzi e le maggiori risorse reperite attraverso bandi pubblici, regionali, nazionali ed europei nel 2015 hanno portato ben 22 milioni di euro nelle casse dell’Ateneo di Parma. Cinque i brevetti depositati e tre gli Spin-off accademici nuovi costituiti lo scorso anno. “Ringrazio tutti i ricercatori ed il personale tecnico amministrativo e mi congratulo con tutti per questo significativo balzo nell’attrazione di fondi per la ricerca”, ha detto il rettore Loris Borghi.
Con oltre 22 milioni di euro, l’Ateneo di Parma ha quasi raddoppiato tra il 2014 e il 2015 le risorse disponibili per finanziare studi, apparecchiature, materiali e giovani ricercatori. I dati relativi al 2015 presentano un aumento dell’88% che nasce dalle relazioni che l’Ateneo intrattiene con imprese, enti e istituzioni terze, nonché dalla capacità di reperire risorse a livello regionale e nazionale. L’aumento più importante riguarda i contratti conto terzi con le imprese (+142%, da 3 a 7,3 milioni) ma contribuiscono alla crescita anche i successi nella progettazione a valere sui bandi pubblici ministeriali e regionali nonché nella ricerca internazionale (circa +36%); in particolare nel 2015 si sono raccolti i primi risultati legati ai bandi HORIZON 2020.
Migliorano i contributi e le donazioni (+19,5%) e i risultati legati al deposito brevettuale, come si evidenzia anche un netto aumento nelle risorse sui progetti di internazionalizzazione legati alla mobilità studentesca e alla doppia titolazione, sui quali l’Ateneo sta investendo molte energie e risorse.
Nell’ambito del trasferimento tecnologico, il 2015 ha portato alla costituzione di tre nuovi Spin-off accademici, F.S.T.T. – FOOD SAFETY AND TRACEABILITY TRANSPORT S.r.l., ART S.r.l. e HIGH MAT INNOVATION S.r.l., promossi rispettivamente da alcuni docenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, del Centro Universitario di Odontoiatria e del Dipartimento di Chimica. Il numero degli Spin-off attivi al 31 dicembre 2015 presso l’Ateneo è di 20 società.
Per quanto concerne i brevetti, quelli depositati dall’Università di Parma nel 2015 sono 5:
- Processo per la produzione di celle solari a film sottili a base di Cu2ZnSn(S,Se)4
- Nuovi agenti ad attività microbicida derivati da cardiotossina 1 (CTX-1) di Naja Atra
- Rilevazione di sorgenti di radiazione nucleare mediante velivolo autonomo dotato di interfaccia aptica attrattiva
- Preparazione di 2-oxo-2H-PIRROL-1(5H)- carbossamidie loro impiego come nuovi derivati per il trattamento dell’HIV
- Utilizzo dell’Odorant binding protein di vertebrato (OBP) quale agente antibatterico
All’Università degli Studi di Parma, inoltre, sono stati assegnati 103.006,47 euro in base alla distribuzione dei fondi raccolti attraverso il “5 per mille” relativo all’anno 2014; il dato è stato reso noto dall’Agenzia delle Entrate. Questo risultato è il frutto della scelta di 1.845 contribuenti, che, nel 2014, hanno individuato l’Ateneo di Parma come destinatario del proprio “5 per mille”. Rispetto all’anno precedente, l’importo risulta superiore di 11.328,48 euro. La somma raccolta è destinata a potenziare la ricerca scientifica svolta dai ricercatori dell’Ateneo, sia sul territorio che a livello internazionale.