Consiglio comunale, l’opposizione lascia l’aula per protesta

Consiglio comunale, l’opposizione lascia l’aula per protesta

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Colpo di scena in Consiglio comunale: l’opposizione abbandona l’aula dopo la bocciatura della mozione d’ordine presentata dal consigliere Maria Teresa Guarnieri che mirava a chiedere al sindaco Federico Pizzarotti di riferire in consiglio in merito all’inchiesta sulle nomine al Teatro Regio. La mozione – sostenuta da Mauro Nuzzo per l’opposizione e avversata da Marco Bosi per la maggioranza – è stata respinta con 15 no contro 14 sì e un solo astenuto.

“Prendiamo atto che non volete affrontare la questione, quindi lasciamo l’aula e vi lasciamo a giocare”, ha detto il consigliere Giuseppe Pellacini (Udc).

I consiglieri di opposizione si sono riuniti poi in una sala del palazzo comunale per ribadire la loro posizione in merito alla vicenda Pizzarotti. E il capogruppo del Pd, Nicola Dall’Olio, ha aggiunto che adesso si sta valutando come e se intervenire alle prossime sedute consiliari. La tensione è alta. I consiglieri di opposizione chiedono, al di là della vicenda giudiziaria, che il primo cittadino spieghi all’aula e quindi alla città cosa è accaduto nella procedura di nomina dei vertici del Teatro Regio. Concordando in questo caso con Beppe Grillo e i suoi, i consiglieri sostengono che “non è necessario aspettare le sentenze per dare un giudizio politico”.

Le deliberazioni

Il consiglio comunale ha approvato la variante agli strumenti urbanistici in materia di impianti per la distribuzione dei carburanti, che cancella il vecchio regolamento sulla rilocalizzazione i queste strutture. La delibera presentata dall’assessore Michele Alinovi, in assenza dell’opposizione, è passata con 18 voti favorevoli su 18 presenti. Senza neppure una dichiarazione di voto o un intervento. In sostanza, la delibera prevede che le stazioni di servizio potranno essere collocate soltanto in aree di espansione o in aree esistenti indicate come aree produttive o direzionali commerciali, e nei parcheggi scambiatori. Non potranno andare, invece, nelle aree residenziali, di tutela ambientale, paesaggistico e storico. Come ha spiegato l’assessore Alinovi, la modifica si è resa necessaria perché il vecchio regolamento del Comune di Parma non è più in linea con le nuove disposizioni regionali.

Le Comunicazioni

“Multe archiviate non per privilegio, ma perché eravamo autorizzati”. Lo ha detto in Consiglio comunale il presidente Marco Vagnozzi per fugare ogni dubbio su quanto accaduto. “Non è vero che non paghiamo le multe”, ha chiarito Vagnozzi, aggiungendo che il vicesindaco Nicoletta “Paci ha avuto una multa per aver parcheggiato sotto i Portici del Grano e l’ha pagata, io stesso ho ricevuto una multa a gennaio e l’ho pagata ad aprile”.

“Ci è stato detto di parcheggiare negli stalli del parcheggio accanto al Comune – ricostruisce Vagnozzi -. Dopo un mese siamo stati multati e abbiamo chiesto spiegazione, ci è stato detto che la multa era sbagliata perché avevamo l’autorizzazione e il telecomando”. Insomma, multe annullate perché c’era un’autoprizzazione e non solo per “buona fede non colposa”. Vagnozzi ha inoltre reso noto che il Comando della Polizia municipale ha avanzato nel 2014 ben 1.439 richieste di archiviazione alla Prefettura, che nel 2015 sono diventate addirittura 1.807. “Quindi non tre”, sottolinea Vagnozzi, che aggiunge, “chi lavora, purtroppo, a volte sbaglia. La maggior parte delle archiviazioni è relativa ai permessi per l’accesso alla Ztl, a volte non esposto in evidenza, altre caduto e quindi non visibile”.

L’assessore Laura Ferraris ha poi ricordato con passione la figura di Marco Pannella, mentre il consigliere Sebastiano Pizzigalli ha voluto ricordare Maria Consigli, vicepresidente del Centro di aiuto alla vita, scomparsa di recente, “da prendere ad esempio”. Per Pizzigalli l’occasione, anche, di esprimere la solidarietà alla Onlus “Svoltare”, che accoglie richiedenti asilo, colpita nei giorni scorsi da un atto intimidatorio. Su questo episodio e sulla Molotov in via Venezia contro tre stranieri, è intervenuto anche il consigliere aggiunto Marion Gajda.

Le interrogazioni

Sarà il Comune di Parma a pagare il ripristino del parco di piazzale della Pace al termine dell’esposizione dell’opera “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto. Lo ha sottolineato l’assessore Laura Ferraris, rispondendo all’interrogazione del consigliere dell’Udc, Giuseppe Pellacini. Il quale si è lamentato perché alla fine “il conto lo paga sempre il malato”. I pallets utilizzati per l’installazione, secondo il consigliere, sprofondano nel terreno anche a causa della pioggia. Inoltre la presenza dell’opera non ha fatto mutare la qualità dei frequentatori della zona. “Le persone sono sempre quelle di prima, cioè quelle che spacciano”, ha sottolineato Pellacini, aggiungendo anche che a fine settembre, quando terminerà l’esposizione, chiederà all’amministrazione “di rendere noto l’entità dei danni che i cittadini devono pagare”.

Nicola Dall’Olio (Pd) ha chiesto poi notizie sulla riapertura del raccordo tra via Colorno e via Versailles e4 sulla rimozione del guardrail posto all’inizio di via Colorno. Ma gli assessori Gabriele Folli e Michele Alinovi, ricostruendo i vari passaggi amministrativi, hanno sottolineato che i tempi d’intervento sono ancora lunchi. In particolare la strada non può essere aperta fin quando non sarà risolto il problema delle barriere antirumore a protezione dei residenti. Intervento che rientrerà nel prossimo piano triennale.

Le altre due interrogazioni, entrambe del gruppo Pd, riguardano invece il degrado nella zona Nord, per la presenza di un rustico in area golenale, in via Dazzi, diventato rifugio per persone poco raccomandabili, presentata da Franco Torregiani, e il parcheggio multipiano abbandonato all’inizio dell’Asolana, illustrata da Nicola Dall’Olio, che ha parlato di discarica a cielo aperto e di base operativa per traffici di malaffare. L’assessore Alinovi, per quanto riguarda via Dazzi, ha annunciato che i lavori di demolizione sono stati consegnati alla ditta che si è aggiudicata la gara lo scorso 2 maggio e saranno ultimati entro gli 80 giorni previsti. Più complessa la questione del parcheggio multipiano, in quanto il Comune è proprietario delle aree circostanti ma non della struttura. Tra l’altro il venir meno della società che ha emesso la fidejussione da 10 milioni di euro che il Comune avrebbe potuto introitare proprio quest’anno, lascia l’amministrazione senza i fondi necessari per gestire la situazione. Probabilmente la questione finirà in una causa.

2 COMMENTI

  1. Oggi, data importante per il sindaco Pizzarotti – sospeso dal MoVimento 5 Stelle – si è riunito il Consiglio Comunale. Una seduta molto importante, un punto di snodo politico, dove tutte le minoranze, compreso il MoVimento 5 Stelle Parma (quello vero) hanno presentato una mozione per chiedere al Sindaco che esponga i fatti che hanno fatto scaturire il noto avviso di garanzia, cioè si voleva sapere com’è avvenuta la nomina dei vertici del Teatro Regio.

    Va precisato che Il Sindaco è obbligato a dare, come prescritto dal Testo Unico degli Enti Locali, tutte le informazioni che qualunque Consigliere comunale chiede, e deve farlo per garantire ai Consiglieri la trasparenza dell’azione amministrativa del Comune, e di esercitare quel potere di vigilanza che è tipico di chi sta in minoranza. Un diritto sacrosanto, sancito dalla stessa Costituzione.

    Orbene, il Sindaco, in palese violazione di legge, si è attaccato, come un Azzeccagarbugli qualsiasi, ad un codicillo del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale di Parma, per sottrarsi a quell’obbligo.

    Come Azzeccagarbugli, spalleggiato dal capo gruppo Bosi, ha sentenziato, in barba a tutti i presenti, compresi cittadini che stavano nel pubblico, che “quel matrimonio (fra i cittadini ed il loro portavoce sindaco) non s’ha da fare”.

    Noi Amici di Beppe Grillo di Parma e provincia eravamo presenti, a tenere alta la bandiera del MoVimento 5 Stelle, più volte beffeggiata, nei fatti e nelle parole, da un sindaco spocchioso pieno di sé che si fa beffe di chi lo ha votato, si burla di chi lo ha candidato, perché soffocato dal suo smisurato ego, gonfiato ad arte da media di regime che non vedevano l’ora di trovare la falla, la crepa nel MoVimento che mettesse in discussione lo staff, le regole, gli attivisti, tutto quanto, insomma.

    Civilmente e ossequiosamente, nel pieno rispetto della Istituzione, abbiamo indossato le magliette comprate nell’ultima convention di Imola, alquanto innocue, ed abbiamo alzato la bandiera del MoVimento 5 Stelle – Amici di Beppe Grillo.

    Ma veniamo al fatto. Un vigile urbano si è avvicinato a noi e ci ha vietato di esporre la bandiera del MoVimento 5 Stelle. Pur essendo silenti, immobili e non facendo alcuna rimostranza, ci è stato vigorosamente chiesto di nascondere la nostra bandiera. Di gettare al vento il motivo per cui eravamo presenti! vigile urbano che quando abbiamo chiesto di esplicitare l’articolo del Regolamento comunale che lui invocava ha risposto strappandoci la bandiera di mano.

    Solo dopo aver parlato coll’Ispettore, superiore del vigile urbano e dopo aver avuto conferma CHE NON ESISTE UN REGOLAMENTO CHE VIETA L’ESPOSIZIONE SILENZIOSA DELLE BANDIERE, siamo tornati dentro all’aula a sventolare alta la nostra bandiera. In alto, ancora più in alto. Ripetiamo la domanda: chi ha suggerito al Vigile di vietare e addirittura strappare in malo modo la bandiera???? Ci piacerebbe proprio saperlo! per intanto: Viva il MoVimento 5 Stelle! Viva la democrazia

    Daniele Ghirarduzzi
    a nome degli Amici di Beppe Grillo di Parma e provincia

  2. “L’amministrazione Pizzarotti è compatta e va avanti”

    In questi giorni in cui Parma è al centro di questioni politiche nazionali, la nostra amministrazione continua a lavorare serenamente e senza sosta. In Consiglio comunale abbiamo una maggioranza forte e siamo coesi più che mai, nonostante le pressioni e gli attacchi che ci arrivano da più parti.
    Infatti, all’interno del consiglio, riusciamo a garantire 19 voti contro i 14 della minoranza.
    Martedì durante la seduta è andata in scena una dimostrazione di come ciò che rappresenta la parte
    malata della vecchia politica abbia fallito. Infatti la minoranza, formata da partiti di destra, sinistra, centro e da civici solitari, è uscita dall’aula per protesta piuttosto che discutere di temi reali che interessano la città. Nel frattempo in cui l’opposizione svolgeva la conferenza stampa, noi consiglieri di maggioranza, insieme a Sindaco e Assessori, approvavamo delibere importanti per la città oltre che fare comunicazioni su temi di grande interesse per i cittadini.
    Le delibere sono passate senza problemi in quanto il numero legale minimo è stato garantito dai soli consiglieri di maggioranza. D’altronde i risultati che l’amministrazione Pizzarotti ha ottenuto fino ad ora, sono dovuti quasi esclusivamente grazie ai voti della sola maggioranza. Ad esempio, solo per citare alcuni di questi successi, ricordiamo l’azzeramento del debito verso i fornitori così da tutelare il mondo del lavoro, il dimezzamento del debito complessivo del gruppo Comune di Parma così da evitare il rischio default, il raggiungimento del 75% di raccolta differenziata, l’eliminazione dell’amianto dai tetti delle scuole oltre che l’adeguamento energetico e sismico delle stesse per tutelare i nostri ragazzi e tante altre iniziative.
    Questo per ribadire che siamo compatti e sereni, pronti a costruire il presente e il futuro di Parma, insieme a Parma.

    Movimento 5 Stelle
    Gruppo consiliare Comune di Parma

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