Molotov contro i pusher in via Venezia, denunciati tre giovani. Ordigno davanti...

Molotov contro i pusher in via Venezia, denunciati tre giovani. Ordigno davanti alla onlus “Svoltare” in borgo Onorato

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CatturaMolotov contro gli spacciatori al San Leonardo, piccolo ordigno esplosivo contro una onlus che accoglie stranieri in borgo Onorato. Due episodi molto probabilmente slegati tra loro, ma la coincidenza – la notte tra sabato e domenica – è comunque inquietante.

Il primo obiettivo finito nel mirino di ignoti, un gruppetto di spacciatori che normalmente staziona sul marciapiede all’angolo di via Naviglio Alto, a pochi passi dall’incrocio tra via Venezia e via Cuneo. Quando era da poco passata la mezzanotte, una piccola utilitaria grigia è spuntata a tutta velocità dal buio e senza neppure rallentare chi era a bordo ha lanciato una bottiglia Molotov contro tre stranieri. Il boato e la fiammata che ha annerito anche la strada, hanno richiamato l’attenzione di chi abita nella zona, mentre i tre stranieri in un attimo sono spariti.

Sul posto sono arrivati gli agenti delle volanti che hanno provveduto alla bonifica della zona e alla raccolta dei materiali utili alle indagini. Sembra che in mano alla polizia ci siano anche alcuni numeri della targa di quella vettura svanita subito nel buio della notte. Per fortuna in quel momento per strada non c’era nessuno a parte i tre stranieri di solito dediti allo spaccio e sicuramente il vero obiettivo degli ignoti.

L’attività investigativa, anche grazie alla raccolta di testimonianze, ha consentito di risalire all’identità dei tre presunti responsabili. Sono stati dunque denunciati in stato di libertà: R.M. di Reggio Emilia, 26 anni; G.D., 24 anni, di Reggio Emilia; S.M, 24 anni, di Parma.

I tre hanno dichiarato come movente della bravata futili motivo quale lo screzio avvenuto pochi giorni prima con dei frequentatori della zona. Per il momento quindi non ci sarebbe nessun movente politico e per quanto hanno appurato gli agenti della Polizia i tre non sarebbero noti per la militanza o simpatizzanti verso movimenti politici organizzati.

Cattura2Nella stessa notte, poco dopo le 3, un boato ha svegliato anche gli abitanti di borgo Onorato. Il muro annerito ha subito evidenziato che in questo caso l’obiettivo degli ignoti era la sede della Onlus “Svoltare” che in quella palazzina accoglie stranieri in difficoltà che richiedono asilo in Italia. Probabilmente si è trattato di un grosso petardo infilato nella buca delle lettere. Anche in questo caso è intervenuta la polizia per cercare di fare luce sull’episodio.

3 COMMENTI

  1. Il gravissimo episodio avvenuto questa notte in via Venezia, il lancio di una bottiglia molotov contro un gruppo di spacciatori, rappresenta il punto di non ritorno di tutte le chiacchiere fatte in questi mesi circa la necessità o meno di un maggiore controllo delle strade.
    Da tempo sosteniamo che siamo ben oltre il concetto di una generica “emergenza sicurezza”, essendo quello che ci si pone di fronte un vero e proprio problema di ordine pubblico che come tale deve essere affrontato.
    Il rischio, oggi sotto gli occhi di tutti, è che le nostre strade diventino un far west nel quale gang, cittadini esasperati e squilibrati di ogni genere arrivino a confrontarsi mettendo in atto gesti di violenza sempre più gratuita.
    Lo diciamo ancora una volta e in modo chiaro: Parma ha bisogno di vedere la forze di Polizia in strada! Che pattuglino, che facciano controlli straordinari, che presidino i punti caldi è giunto il momento che siano lì, in forze e dove c’è davvero bisogno.
    Sindaco, Questore e Prefetto devono operare insieme, coinvolgendo anche i nostri parlamentari affinché ciò sia possibile. Se questo passi dall’ottenere più forze in organico o mettendo in strada più uomini oggi adibiti a compiti d’ufficio non sta a noi deciderlo, quello che deve essere chiaro a tutti è che questo è il momento di conseguire il risultato. Diversamente il rischio è che nei prossimi mesi si assista ad una escalation le cui conseguenze saranno a spese della nostra comunità.

    Parma Unita

  2. Condanna dalla Consulta dei Popoli

    La Consulta dei Popoli del Comune di Parma condanna fortemente i gravissimi atti intimidatori avvenuti nello scorso weekend contro cittadini stranieri a Parma. Episodi inquietanti, fomentati da chi semina odio e irride ai valori democratici sui quali si fonda la costituzione Italiana. Per questo ci auguriamo che tutta la cittadinanza si attivi affinché tali episodi non si ripresentino. La solidarietà, la pace e l’integrazione, sono l’unico antidoto contro le derive razziste e xenofobe. Siamo certi che le forze dell’ordine si impegneranno in ogni modo per fare piena luce sul caso e assicurare alla giustizia gli autori di questi ignobili gesti.

    Marion Gajda
    Consigliere Aggiunto Comune di Parma

  3. Atto da condannare fermamente

    Un segnale grave che deve farci riflettere sulla città che stiamo costruendo e soprattutto su quella che vogliamo per il futuro, a partire da un netto rifiuto ad ogni forma di violenza. Parma è una città solidale e accogliente e i parmigiani hanno una lunga tradizione di convivenza civile tra culture diverse. Davanti a fatti come questi chiunque abbia responsabilità amministrative deve portare avanti questi ideali e impegnarsi per dar loro rinnovata attualità, respingendo ogni forma di intimidazione.
    Si tratta di un atto meschino che va condannato fermamente. Le vere ferite non sono tanto i danni fatti a quella struttura di accoglienza, quanto quelli al tessuto sociale della nostra città che è fatto da decine se non centinaia di associazioni, con migliaia di volontari, che ogni giorno si occupano di chi è più debole e indifeso. Credo che alla paura del diverso che sempre più spesso sfocia nell’odio si debba rispondere uniti, dimostrando che solo una comunità aperta e plurale può essere davvero sicura.

    Patrizia Maestri
    Deputato Pd

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