I luoghi del mio quartiere visti dai bambini, ecco progetti e vincitori...

I luoghi del mio quartiere visti dai bambini, ecco progetti e vincitori (Foto)

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La città a partire dai singoli quartieri, rivista attraverso gli occhi dei bambini. E’ questo l’obiettivo del concorso I luoghi di incontro del mio quartiere promosso attraverso il progetto Accordi di Comunità. Hanno risposto la 2°B, 2°F e 3° B della scuola secondaria Ferrari e la 1°A e 3°B della Parmigianino. Raccolti i loro elaborati, scuole, parrocchie, servizi, associazioni, circoli sportivi e cooperative che conoscono molto bene quel vivace riquadro di città, si sono sedute nuovamente intorno al tavolo per valutarli. Agli studenti era stato chiesto di indagare l’intorno delle loro scuole e delle loro case, di individuare luoghi del cuore dove trascorrono o vorrebbero trascorrere il loro tempo libero, di ragionare sugli aspetti positivi e sui problemi, per ripensare a una città più bella.

I ragazzi hanno scelto parchi e piazze del loro vissuto e hanno formulato proposte progettuali attente alle relazioni e al benessere di tutti, grandi e piccoli. E così sono fiorite le loro idee, regalando bellezza a cinque luoghi della città: piazzale Pablo, il parco Taci, l’area verde di via Colli, l’Oltretorrente e piazzale San Giacomo. Taccuino o telecamera, mouse o matite colorate alla mano, ciascuno ha dato la sua interpretazione del tema. Per la giuria, stabilire chi lo abbia fatto meglio, non è stato facile.

La premiazione ufficiale è avvenuta oggi nel teatro della scuola Corazza; anche il sindaco Federico Pizzarotti era sul palco per riconoscere ai ragazzi il grande valore del loro impegno.

Il primo premio lo ha ricevuto la 3°B dell’Istituto comprensivo Parmigianino. I ragazzi hanno scelto piazzale San Giacomo, piccolo spazio affacciato su via D’Azeglio. Lo hanno trasformato in una stanza a cielo aperto, invitante, colorata e luminosa, un richiamo per persone di ogni età, senza dimenticare i nuovi parmigiani. I progettisti in erba sognano un luogo in cui sostare e chiacchierare, giocare e intrecciare amicizie; sognano di abbattere diffidenze e stereotipi. E fra le case i ragazzi annodano fili colorati, come abbracci fra gli abitanti.

Una menzione speciale è andata alla 1°A della stessa scuola che ha creato un intrigante alfabeto per raccontare l’Oltretorrente. Curiosità e memoria, dalla A di “al di là dell’acqua”, alla Z di “zulù”, termine usato dalle forze dell’ordine per definire i poveri del quartiere, tra otto e novecento. Si è fatto notare dalla giuria anche il progetto della 2°F della Ferrari che ha ripensato il parco alle spalle della chiesa di Sant’Evasio. Campetti per lo sport, giochi, panchine e luoghi dove sia facile incontrarsi e stare insieme, hanno trasformato questo spazio, ora non troppo curato, in un giardino a misura di tutti.

Dopo la premiazione, i progetti non finiranno in un cassetto perché il concorso non si limiterà ad ascoltare le emozioni dei ragazzi. A loro è stato chiesto di formulare proposte concrete e realizzabili proprio nell’ottica di darne seguito. Lasciare il segno di sé in un luogo è un modo per sentirsene davvero parte, è così che si costruisce appartenenza, un altro grande obiettivo del progetto Accordi di Comunità che è promosso da Forum Solidarietà, Comune di Parma e Consorzio di Solidarietà Sociale e sostenuto da Fondazione Cariparma. E chissà che piazzale San Giacomo domani non si ritrovi più accogliente anche grazie al contributo di questi giovani cittadini.

I lavori dei ragazzi sono visibili on line.

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