I penalisti italiani, in adesione alla delibera della Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane, si asterranno dalle udienze nelle giornate dal 24 al 26 maggio prossimi per manifestare il loro fermo dissenso dinanzi alle modifiche che si vorrebbero introdurre al codice penale e di procedura penale con il disegno di legge governativo (A.S. 2097) attualmente all’esame del Senato.
Un disegno di legge che, sotto lo slogan “prescrizione più lunga, processi più brevi” (che in realtà altro non è che un ossimoro, perché un termine nega l’altro), interviene sulle impugnazioni e sulla prescrizione allungando ancor di più i tempi dei processi italiani, già tristemente noti per la loro insopportabile durata; che nega agli imputati detenuti il sacrosanto diritto di essere fisicamente presenti in aula nel corso del processo in cui si decide della loro vita, relegandoli in un monitor in videoconferenza; che propone soluzioni inadeguate in tema di intercettazioni telefoniche, assolutamente insufficienti a garantire la riservatezza delle comunicazioni di coloro che occasionalmente, ed indirettamente, vengano intercettati, nonché la distruzione delle captazioni irrilevanti ai fini della prova del reato.
Per queste ragioni anche a Parma gli avvocati penalisti si asterranno dalle udienze e di questi temi discuteranno in un’assemblea alle ore 12 di martedì 24 maggio, nell’aula collegiale del locale Tribunale penale, ove si terrà un pubblico dibattito tra gli avvocati Paolo Moretti ed Elisa Furia ed i magistrati Giuseppe Amara e Giuseppe Coscioni, rispettivamente Presidente e Segretario della Camera Penale di Parma e della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Parma, li 21 maggio 2016
Il Direttivo