Parmacotto, incontro con i sindacati: 30 dipendenti hanno dato dimissioni volontarie

Parmacotto, incontro con i sindacati: 30 dipendenti hanno dato dimissioni volontarie

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ParmacottoQuesta mattina si è tenuto l’incontro, nella sede dell’Upi in via Caprazucca, tra l’amministratore delegato della Parmacotto Alessandro Rosi, i sindacalisti Tommaso Poletti di Flai e Sergio Alba di Uila e le Rsu aziendali.

La Parmacotto sembra intenzionata a rispettare gli accordi con i sindacati per quanto riguarda la mobilità e la cassa integrazione straordinaria dei dipendenti, che hanno validità fino alla fine di giugno. La cassa integrazione evitò all’azienda i licenziamenti quando due anni fa si aprì la procedura di concordato e, lo scorso novembre, la mobilità volontaria per un massimo di 38 dipendenti. Oggi una trentina di lavoratori hanno dato le proprie dimissioni volontariamente grazie agli incentivi messi a disposizione, per un totale di 950mila euro.

I sindacati degli alimentaristi Flai Cgil e Uila Uil e dei rappresentanti dei lavoratori restano però preoccupati per la chiusura dello stabilimento di Marano e il trasferimento di tutta la produzione a San Vitale Baganza.

Ci risulta che attualmente siano in forze dalle 140 alle 145 unità produttive – spiega Polettima abbiamo chiesto un aggiornamento dei dati per un attento monitoraggio della situazione occupazionale“.

Durante l’incontro si è specificato che i 52 esuberi, che si erano comunicati qualche settimana fa sulla stampa, sarebbero una vecchia stima, precedente agli accordi sindacali.

Inoltre lo stabilimento di Marano non è di proprietà dell’azienda ma in affitto e nel piano industriale si prevede di trasferire tutta la produzione, interi e affettato, in quello di San Vitale Baganza. Non si tratterebbe però di una cosa imminente, sempre secondo i sindacalisti. Il prossimo 27 maggio si riunirà di nuovo il tavolo sindacale.

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