Dibattiti molto accesi al consiglio dei cittadini volontari di via Sant’Eurosia: il...

Dibattiti molto accesi al consiglio dei cittadini volontari di via Sant’Eurosia: il campo da calcio non si farà, per il momento

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assemblea cittadina 2Quattro ore di intenso dibattito sono state quelle di ieri sera nella parrocchia di Santo Spirito. Quasi 200 cittadini residenti nel quartiere Cittadella, in via Sant’Eurosia, si sono ritrovati per discutere della realizzazione di un campo da calcio. E’ stato probabilmente il primo consiglio dei cittadini volontari a fare il pieno con gente che pur di esprimere il proprio dissenso alla realizzazione del campo è rimasta per tutte le lunghe ore di assemblea. La maggior parte dei presenti era contraria al progetto.

Quattro ore che forse, alla fine, hanno allietato i cittadini visto che per il momento il progetto del campo da calcio è rimasto bloccato. Nel futuro però arriverà nelle vicinanze una nuova scuola che coprirà un area di 18 mila metri quadrati.

Presenti all’assemblea erano giovani, anziani, qualche consigliere comunale, dirigenti comunali, gli assessori Michele Alinovi e Giovanni Marano e membri della società sportiva Asd Montebello. La società sportiva infatti è direttamente coinvolta e aspetta da 20 anni un nuovo campo da calcio. L’area di piazzale Maestri non basta più ad accogliere tutti gli iscritti.

I lavori sono iniziati nei giorni scorsi, sono già state tagliate alcune piante per fare posto alle sei torri faro per l’illuminazione alte 12 metri. Ma con le ruspe è partita anche la protesta di chi non si rassegna a dover lasciare a una attività comunque privata una fetta di area verde pubblica. Il confronto è andato avanti per ore tra urla e  momenti di tensione e alla fine l’Amministrazione comunale si è impegnata nei prossimi giorni a valutare soluzioni alternative all’interno della scheda norma A4, ovvero nel comparto Eurosia, dove ci sono almeno altre tre aree verdi. Questo però è avvenuto non senza qualche parola di disapprovazione da parte dell’assessore Alinovi che ha sottolineato come i margini per cambiare la localizzazione del campo  sono molto stretti e questo significa fermare un’azienda che ha già avviato il cantiere, valutare se avanzerà delle riserve e richieste di indennizzi (una fideiussione di 200 mila euro è in scadenza), occorre quindi trovare un’altra collocazione, rifare un progetto e probabilmente un nuovo passaggio in Consiglio comunale. Questo significa far passare almeno un altro anno, tempo sottratto alle esigenze della Montebello.

Ma d’altro canto si parla di verde pubblico e di vivibilità di un quartiere e chi se non i 400 firmatari per il no al progetto hanno diritto di sentirsi ascoltati? Con la pretesa, legittima, di partecipare alle decisioni pubbliche che li toccano.

Da precisare però che l’Amministrazione 5 Stelle, come è capitato più volte nel corso dei quattro anni alla guida della città, si ritrova fra le mani un progetto che arriva dalle vecchie amministrazioni. Marani ha infatti aperto l’assemblea ripercorrendo l’iter che arriva fino all’assessore Daniele Galvani, Giunta Ubaldi, anno 2005. Anche l’ex assessore Paolo Buzzi, presente ieri sera, ha ammesso che all’epoca hanno fatto un errore di valutazione ma che è rimediabile.

 

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