“Face to Face” è il titolo della personale dell’artista modenese Stefano Fioresi che sabato 21 maggio, in occasione della Notte Europea dei Musei 2016, inaugura alla Galleria San Ludovico di Parma (Borgo del Parmigianino 2). Curata da Chiara Canali e patrocinata dal Comune di Parma, a corollario delle iniziative di Parma 360 Festival della creatività contemporanea, l’esposizione è organizzata dall’Associazione Culturale Art Company in collaborazione con la galleria Casa d’Arte San Lorenzo di San Miniato. Nel giorno dell’inaugurazione, sabato 21 maggio, potrà essere ammirata dalle 18 alle 24.
Stefano Fioresi ha aperto le porte a un linguaggio nuovo che porta avanti fin dagli anni ’90. Numerose le sue mostre allestite in Italia, ma meritano una particolare sottolineatura la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 2007 con l’evento collaterale “Caos project”, e la presenza alla collettiva “Self: Portraits Of Artists In Their Absence” presso il National Academy Museum di New York.
Il progetto che sarà presentato a Parma riflette sul confronto e la contrapposizione tra volti famosi dello Star System (icone che sono sopravvissute alla storia) e i volti anonimi della folla che popola le strade e i luoghi di New York. Da un lato visi e corpi in movimento di passanti, coppie innamorate, studenti, poliziotti, barboni, taxisti, rapper, turisti che si avvicendano nelle strade newyorkesi, sullo sfondo colorato del ponte di Brooklyn o di una città brulicante di insegne.
Dall’altro facce statiche e frontali, emergenti dal fondo nero della tela, che rappresentano icone dello Star System diventate celebri nella storia dell’arte, della società o della politica (Keith Haring, Pablo Picasso, Salvador Dalì, Andy Warhol, Frida Kalo, Nelson Mandela, Abraham Lincoln, Queen Elizabeth, Fidel Castro…). Un faccia a faccia che racconta due dimensioni differenti della stessa realtà newyorkese: l’anonimato della vita quotidiana delle masse e gli idoli che influenzano le moltitudini.
Stefano Fioresi, nella realizzazione dei suoi lavori, parte dagli scatti fotografici (appunti visivi che raccoglie durante i suoi numerosi viaggi) che sottopone a un processo di elaborazione digitale: grazie a questo filtro visivo le figure, prima di essere riportate sulla tela, sono tradotte attraverso la tecnica della posterizzazione in sagome bianche e nere dalla forte plasticità mentre gli sfondi sono trattati come quinte colorate che si alternano in continuazione secondo i differenti codici cromatici proposti dall’artista.
“Face to Face” coincide con quello che sarebbe stato il novantesimo compleanno di Marilyn Monroe (nata a Los Angeles il 1 giugno 1926). Opera centrale di tutta l’esposizione è la grande installazione intitolata “Marilyn” costituita da 90 opere che si configurano come la ripetitiva rappresentazione del volto di Marilyn Monroe, riprodotto prendendo in prestito l’icona dipinta da Andy Warhol, in omaggio alla famosa star americana.
La mostra è visitabile fino al 19 giugno a ingresso gratuito, nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 20, sabato e domenica dalle 11 alle 20.