Un rapporto di vicinato che degenera in persecuzioni e violenza sessuale. E’ questo l’incubo che ha vissuto una donna 42enne del parmense negli ultimi mesi.
La vicenda prende il via a gennaio quando la donna inizia a notare le attenzioni di uno dei suoi condomini, in una palazzina della zona di Fidenza. L’uomo, un operaio 49enne di Parma, insospettabile e senza precedenti, ha iniziato ad avvicinarsi alla donna con osservazioni e “fortuiti” incontri nelle zone comuni del palazzo: garage, cantina, sottoscala, ovunque.
L’uomo in breve tempo è passato dai convenevoli tra vicini a vere e proprie richieste sessuali molto esplicite e dirette. La signora un giorno si è addirittura ritrovata un bigliettino sulla porta del garage in cui l’uomo esprimeva la sua “brama” verso di lei e proponeva anche di pagarla pur di averla “tra le sue braccia”. I toni ovviamente erano molto più rozzi ed espliciti.
Una situazione che si è evoluta quindi in breve tempo, questione di pochi mesi, ed è degenerata sino agli appostamenti davanti alla porta di lei e ad atti di autoerotismo in pubblico.
In due occasioni l’operaio si è appostato nel pianerottolo nell’attesa del rientro da lavoro della donna. La prima volta la signora lo ha sorpreso in atti di autoerotismo, l’uomo ha poi palpeggiato la sua vittima che, urlando e scampanellando ai vicini, è riuscita però a farlo scappare. Anche nella seconda occasione, sempre con le stesse dinamiche, la 42enne è riuscita a sfuggire al nuovo tentativo di violenza. La donna si è vista costretta a cambiare le sue abitudini sino ad arrivare ad un allontanamento da casa grazie all’ospitalità di alcuni conoscenti, nella speranza che si sbollentasse un po’ l’animo del vicino. Purtroppo senza successo.
Dopo questi episodi sono seguite le due denunce nei confronti dell’uomo alla stazione dei carabinieri di Fidenza. La prima a marzo, l’altra a maggio con i nuovi episodi. I carabinieri hanno, in questi giorni, provveduto all’arresto del 49enne. L’operaio è ora detenuto in carcere ed è stato denunciato per atti persecutori e violenza sessuale.
