“La questione e i fatti che l’hanno spinta, autonomamente, a fare questo passo ci paiono delicati e meritevoli di tutte le attenzioni del caso da parte di chi ne ha competenza, essendoci stato chi, dietro anonimato, ha interferito con la sua vita e attività amministrativa”. Per tentare di riportare un po’ di pace a Fidenza dopo le dimissioni del vicesindaco Alessia Gruzza, è intervenuto il segretario regionale del Partito democratico in persona, Paolo Calvano, con una nota firmata anche dal segretario provinciale del partito Gianpaolo Serpagli.
I vertici del partito confermano quindi “fiducia nelle autorità competenti, affinché il tutto possa essere chiarito con celerità e risolutezza. Crediamo che in questo momento siano del tutto inopportune le strumentalizzazioni e anzi riteniamo che debba calare un doveroso silenzio sulla vicenda come chiesto dalla stessa Alessia. Per dare tempo e modo agli inquirenti – conclude la nota – di svolgere il proprio lavoro e per non gettare ombre e discredito sull’amministrazione del sindaco Massari che si è sempre distinta per l’impegno a favore dei cittadini”.
Troppo tardi, verrebbe da dire, visto che già in Comune è scoppiato un altro caso. Il sindaco Andrea Massari ha presentato un esposto ai carabinieri dopo le dichiarazioni via facebook dei consiglieri di Rete Civica, Luca Pollastri e Gabriele Rigoni (leggi), e questi ultimi si sono rivolti sempre ai militari dell’arma per rilasciare dichiarazioni spontanee sulla vicenda e sui contenuti delle parole del primo cittadino. Insomma, la questione rischia di scivolare dai tavoli della politica a quelle della giustizia in un clima che a Fidenza sembra diventare sempre più arroventato.