Il consigliere regionale Tommaso Foti ha presentato un’interpellanza al Presidente Bonacini sul futuro degli Hotel Valentini e Porro di Salsomaggiore Terme. “È dovere della Giunta rendere noti alla cittadinanza i futuri sviluppi del comparto termale di Salsomaggiore e Tabiano” chiede Foti.
Il consigliere di Fratelli d’Italia, nell’atto ispettivo, vuole sapere “se la società Terme di Salsomaggiore e Tabiano spa intenda verificare, attraverso procedure di evidenza pubblica, la sussistenza di manifestazioni d’interesse finalizzate all’affitto dei rami d’azienda di cui oggi è titolare Accentour Ltd, nel caso di rinuncia di quest’ultima”.
La società Terme di Salsomaggiore e Tabiano, si legge nell’interpellanza, a febbraio è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo. Nello specifico si tratta di un concordato liquidatorio con cessio bonorum. Il che implica che gli organi preposti intraprenderanno la vendita con procedure competitive, quindi di evidenza pubblica.
Sempre secondo quanto emerge dall’interpellanza, nel piano concordatario risultano affittati il ramo d’azienda termale a Tst Srl e il ramo alberghiero ad Accentour Ltd, le due società hanno formulato, in ordine ai rami d’azienda in affitto, due distinte promesse irrevocabili d’acquisto. Accentour Ltd ha formulato una proposta d’acquisto del Grand Hotel Porro, della palazzina denominata Rank Xerox e di tutti i beni costituenti il ramo d’azienda Hotel Valentini (ad esclusione dell’immobile ove l’attività viene esercitata) per un importo complessivo pari a 3.5000.000 euro , oltre all’accollo del debito maturato da Terme di Salsomaggiore nei confronti dei dipendenti trasferiti alla stessa Accentour Ltd. Tst srl ha formulato una proposta per l’acquisto dei rami d’azienda oggetto di contratto d’affitto (ramo Terme di Tabiano, ramo Terme di Salsomaggiore noto anche come Zoia, ramo Villa Igea, ramo prodotti e shop a marchi Salsomaggiore e Tabiano) per un importo complessivo di 11.5000.000 euro, oltre all’accollo dei debiti maturati nei confronti dei dipendenti trasferiti per trattamento di fine rapporto, ferie ed eventuali altri ratei e mensilità pregresse, così come risultante dalla situazione contabile alla data del trasferimento.
“Dette proposte – sottolinea Foti – risultano condizionate dal concordato in essere. Inoltre, a seguito della risoluzione di un leasing, l’Hotel Valentini rientrerà nella disponibilità del pool di istituti di credito eroganti, Accentour Ltd risulta quindi titolare di un contratto d’affitto d’azienda ristretto al solo Hotel Porro.”
“Vi sono quindi fondate preoccupazioni – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia-An – che Accentour Ltd possa rinunciare al contratto d’affitto d’azienda con le relative e negative conseguenze”.
Intanto nella vertenza che interessa in totale una trentina di lavoratori, si spacca il fronte sindacale. Cgil e Cisl hanno aperto un nuovo tavolo di confronto con la società inglese, revocando così anche lo sciopero dei lavoratori già in corso da tempo mentre la Uil è rimasta ferma sulle sue posizioni e pertanto continua le azioni di lotta.