Omicidio, nella notte, a Basilicagoiano. La vittima è Mohamed Habassi, 32 anni, e la sua morte sarebbe avvenuta al termine di una lite.
Tutto è avvenuto in un edificio in via Castello. Alcuni vicini hanno sentito rumori forti e tra la mezzanotte e l’una le grida strazianti e le richieste di aiuto. Ancora incerta l’arma dell’omicidio: potrebbe essere un badile o di un’arma da taglio.
Di certo il 32enne è morto al termine di una lunga agonia. La vittima è padre di un bimbo di 6 anni che ha già perso la madre un anno fa: la donna – molto conosciuta in zona per essere stata la postina del paese – è morta in un incidente stradale. Di contro il tunisino non era per nulla amato nella zona per via dei suoi comportamenti non certo urbani. Quando stava con la compagna erano frequenti le liti con toni accesi tanto da spaventare spesso i vicini di casa. Dopo la morte della compagna si è trasferito nella casa dove ha trovato la morte e pare che non abbia mai pagato l’affitto, condividendola con un conoscente.
Il capitano dei Carabinieri Orlando e la titolare delle indagini, dott.ssa Nunno hanno dichiarato che è stato fermato un uomo di 40 anni italiano incensurato, che è stato trovato nel luogo del delitto e si presume che sia coinvolto nel delitto.In serata un secondo uomo si è costituito ai Carabinieri. Poche altre le notizie fornite ai mezzi d’informazione. La cosa che è certa è che a commettere l’omicidio sarebbero state più di due persone. “Purtroppo siamo giunti tardi-è il commento laconico del comandante Orlando- poichè chi ci ha telefonato, lo ha fatto con ritardo e non ha spiegato la gravità della faccenda. Sembrava di dovere intervenire per una lite banale, invece quando siamo entrati abbiamo trovato il tunisino, esanime a terra nella cucina. Su di lui i suoi assassini hanno infierito a lungo.
Si sta indagando a 360 gradi sui motivi dell’omicidio che a tuttora viene definito come dissidio privato. Va ricordato che la vittima aveva precedenti per droga e questa potrebbe essere la pista giusta per trovare i colpevoli del gesto. Intanto nella casa è stata trovata un’auto, una Land Rover su cui i carabinieri stanno indagando. Sembra anche che un secondo uomo si sia presentato alla caserma dei Carabinieri nel pomeriggio ma ancora non si hanno altre informazioni.
Basilicagoiano che un paesino tranquillo si è svegliato con l’acre odore del sangue, un fatto completamente inedito per una zona che è ritenuta molto tranquilla. Cosa ha portato alcuni uomini ad armarsi ed andare a massacrare il tunisino? Perchè un tale accanimento sul suo corpo? Resta l’amaro in bocca per il ritardo e la superficialità con cui sono state avvertite le forze dell’ordine. La sensazione è che comunque nel giro di poche ore si possa fare chiarezza sul movente e sugli autori del tragico gesto.
Il giorno seguente la notizia del giorno è che i due tratti in arresto, il primo in flagranza ed il secondo rintracciato nella serata di ieri sono parmigiani. Ancora nebbia sui motivi che hanno portato alcune persone (senz’altro più di due) ad andare di notte a Basilicagoiano per massacrare il tunisino. Si vocifera di debiti contratti da quest’ultimo, si batte la pista degli stupefacenti ma per il momento gli inquirenti non danno altri particolari. I due arrestati sono ora in via delle Fonderie presso la Caserma dei Carabinieri, sono entrambi sui quarantanni. Sono sotto il torchio degli investigatori che stanno cercando di ricostruire l’intera vicenda che a tuttora presenta lacune e lati oscuri. Di certo c’è un cadavere martoriato su cui gli assassini si sono accaniti con un’inusitata violenza.