La questione della liberalizzazione delle droghe leggere è senz’altro delicata.
Nella sottoscrizione da parte del sindaco Pizzarotti della proposta di legge per la liberalizzazione delle droghe leggere quello che è centrale non è tanto la firma da parte di un sindaco, per altro a titolo personale, su cui si è concentrata tutta l’attenzione in questi giorni, quanto l’apertura di una riflessione anche politica sul tema delle droghe, affrontando tabù e ipocrisie.
Infatti che l’uso delle droghe leggere al netto delle politiche proibizioniste sia molto diffuso è cosa risaputa. Che dietro lo spaccio delle droghe ci siano interessi illeciti e ingenti traffici economici sommersi favoriti dalle stesse politiche di proibizione e repressione è altrettanto noto. Per questo sosteniamo che un percorso di liberalizzazione dell’uso delle cannabis sia davvero un modo per sottrarne la diffusione e l’uso al controllo della criminalità organizzata, minandone una delle principali fonti di finanziamento a livello nazionale.
È giusto che si apra su questi temi una riflessione seria valutando anche le ragioni di chi nell antiproibizionismo vede la possibilità di scongiurare speculazioni e controlli illegali sulla diffusione delle cannabis e su un malaffare che ha ricadute anche sulla salute delle persone: i dati sulla circolazione delle droghe leggere con le relative conseguenze dimostrano se non altro che le politiche proibizioniste hanno fallito e che una strada diversa si deve e si può trovare.
Paola Varesi
Segretaria provinciale Prc Parma