Sicurezza a Parma, in 19 punti la ricetta di Fare! Con Tosi....

Sicurezza a Parma, in 19 punti la ricetta di Fare! Con Tosi. Presentati con Fecci e Alfieri

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fare con tosiTante sono le proposte in merito alla sicurezza che il Movimento di Flavio Tosi ha presentato stamane al Workout Paubio, ma due sono i temi che maggiormente hanno premuto: regolamentazione più severa per l’immigrazione e la criminalità “dilettantesca” cittadina. Due aspetti del tema sicurezza che sicuramente si intrecciano tra loro, soprattutto in questo periodo storico e sociale.

“FARE! con Flavio Tosi” ha voluto allora proporre un incontro pubblico per parlare di questo e di quello che il movimento vuole proporre alla politica nazionale e cittadina grazie agli interventi della coordinatrice del movimento Caterina Galli, il loro parlamentare Emanuele Prataviera, Luigi Alfieri, giornalista e fondatore di “Parma non ha paura” e Fabio Fecci, sindaco di Noceto ed ex assessore alla sicurezza della giunta Vignali. A moderare il giornalista Francesco Silva.

Questi punti sulla sicurezza che proponiamo oggi per Parma non sono cose astratte ma sono provvedimenti concreti che potrebbero essere presi anche qui come è avvenuto a Verona grazie all’amminitrazione Tosi” introduce la cordinatrice Galli. I punti sono tanti, ben 19 e vanno a toccare tutti gli aspetti dell’ordine pubblico, dalla sicurezza e tutela per le attività commerciali al contrasto della prostituzione e spaccio, dalla sicurezza ambientale a quella stradale. A Parma sono state portate dal movimento anche tante mozioni grazie all’appoggio di Roberto Ghiretti e della sua Parma Unita. Una delle proposte ha recentemente trovato riscontro anche con le direttive del sindaco Pizzarotti, si tratta del provvedimento per limitare gli orari all’utilizzo delle slot machine nelle attività commerciali.

Noi dobbiamo iniziare a pensare che i fatti di cronaca in tema di sicurezza siano successi anche a noi e non a qualcun’altro. Ma anche a noi. Parlo anche dei casi di Parigi e Bruxelles. Siamo passati dalle inferiate alle finestre, alle porte blindate ai sistemi di allerme nelle nostre case. Dov’è la libertà in questo? In che contesto viviamo?– si chiede Fabio FecciAbbiamo l’ordinamento giudiziario più garantista al mondo. Serve una certezza della pena da scontare in carcere per avere una chiara identificazione dei delinquenti che possono poi essere rispediti a casa se si parla di stranieri”. Vorrei ricordare che la sicurezza pubblica spetta allo Stato e poi i comuni fanno quello che possono – continua Fecci – Abbiamo però un governo latitante. Io ho mandato diverse lettere per parlare con il ministero di sicurezza ma non mi ha mai risposto nessuno“.

Una considerazione culturale arriva poi da Luigi AlfieriA Parma c’è un problema culturale, la sicurezza è considerata un tabù perchè è considerata una cosa di destra. Il problema è il buonismo della sinistra in tema di sicurezza non devono esserci schieramenti politici ma solo buon senso. Il mestiere di noi cittadini deve essere quello di fare pressione, soprattutto per questi temi“. Alfieri ha raccontato poi della sua esperienza, quella che probabilmente gli ha fatto scattare la scintilla e decidere di impegnarsi attivamente e fondare “Parma non ha paura”. “Una notte dei ladri sono entrati in casa mia. E io continuavo a chiedermi adesso cosa faccio? Io non posso difendermi, non ho armi in casa. E se invece mi fossi difeso e ferito i ladri? Probabilmente sarei finito in Tribunale perchè mi avrebbero chiesto il risarcimento. Io invece ho dato una botta molto forte al vetro, che sembrando il suono di uno sparo che ha fatto scappare i ladri. Ma se non fossero scappati? La legge come mi avrebbe difeso? Probabilmente non l’avrebbe fatto“.

In tema di immigrazione interviene il deputato Prateviera per presentare la sua proposta di legge “Fare! Ordine” sulla intensificazione della regolamentazione sull’immigrazione. La proposta sta raccogliendo firme sia nei punti gazebo del movimento che online. “Noi vogliamo una politica che ascolti i cittadini, che condivida le sue paure, dubbi, insicurezza e che cerchi di dare delle risposte. Nnn si possono fare semplificazioni e slogan in tema di immigrazione solo per raccogliere voti, servono proposte concrete – dichiara Prateviera – Questa proposta di legge vuole cercare di risolvere quella che è ormai una situazione e non un emergenza come si vuol far credere, la situazione dell’immigrazione“. La proposta di legge infatti mira a tagliare i costi e rendere effettiva l’espulsione nei casi previsti. Tra i vari punti c’è la fissazione di un tempo massimo, 5 mesi, per il giudizio di accettazione di asilo o meno da parte della commisione; un aumento a 100 delle commissioni territoriali che oggi sono solo 42; e il rimpatrio, invece che l’attesa nei centri di accoglienza, del richiedente asilo nel caso questi, dopo aver ricevuto parere negativo, decida di fare ricorso.

Arianna Belloli

 

 

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