Nella giornata Nazionale del Teatro in carcere l’Associazione di Promozione sociale “ZonaFranca Parma” ha realizzato, con la collaborazione degli attori della Compagnia teatrale dell’Isitituto Penitenziario di Parma, uno spettacolo dedicato al Calcio, con la regia di Franca Tragni, presidente di ZonaFranca Parma e “maestra” di teatro per un gruppo di detenuti di alta sicurezza.
Da dieci anni Franca Tragni, insieme a Carlo Ferrari – attraverso laboratori condotti dall’Associazione culturale Progetti&Teatro e sostenuti da Istituto Penitenziario di Parma e Comune – portano avanti progetti teatrali che si inseriscono nel percorso di risocializzazione delle persone detenute.
Questa volta però, nel giorno in cui a livello nazionale è stato celebrato il teatro come strumento privilegiato per la costruzione di ponti tra il carcere e il proprio territorio, in uno scambio tra “dentro e fuori”, Franca Tragni ha voluto mettere in atto questa evidenza, portando con sé dentro l’Istituto Penitenziario di Parma dieci donne dell’Associazione teatrale ZonaFranca Parma e mettendo in scena “Colpo di Testa”, con la collaborazione dei suoi allievi detenuti e la partecipazione del giornalista Marco Balestrazzi.
La scelta del “calcio” come tema “ponte” è legata al suo essere più che uno sport un’emozione di popolare condivisione, autentica e primordiale, nel bene e nel male, nella mediocrità e nell’elevatezza delle sue manifestazioni.
Lo hanno raccontato con un cuore di donna, ma nel tentativo di descriverlo con gli occhi di chi sta dall’altra parte della barricata, perché il calcio si sa, è prima di tutto indubbiamente maschio.
Hanno provato a osservarlo attraverso alcune pietre miliari della storia del calcio: Maradona, Pelè, i Mondiali dell’82, il Grande Torino, il mitico Dino Zoff. Ma soprattutto hanno condiviso il palco con gli allievi della Compagnia teatrale dell’Isitituto Penitenziario, che hanno interpretato con impegno e tanta emozione l’esilarante racconto di un surreale calciatore dal tiro portentoso.
Il finale è stato un applauso infinito, di cento detenuti che applaudivano i loro compagni e le attrici di ZonaFranca insieme sul palco, in un momento di potente normalità e condivisione, vera e propria magia del teatro.