Postini di Parma e provincia in presidio lunedì 2 maggio a partire dalle 15 per far sentire la propria voce all’incontro tra le organizzazioni sindacali, il presidente della Provincia di Parma, Filippo Fritelli, i sindaci e i parlamentari Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari. Lo annunciano i sindacati provinciali di categoria Slc Cgil, Slp Cisl e Uilposte Uil.
“In città dal 22 febbraio scorso, in provincia dalla fine del mese di maggio – denunciano i sindacati – l’azienda ha introdotto un nuovo modello di recapito basato sulla consegna a giorni alterni della corrispondenza, la riduzione delle zone di recapito e dei portalettere. Il nuovo modello non funziona. È impossibile recapitare regolarmente la corrispondenza, si accumulano tonnellate di giacenza. I postini fino ad oggi (da oltre 2 mesi) hanno cercato di sopperire garantendo la loro presenza anche al di fuori del normale orario di lavoro, gratuitamente e in straordinario. Nel frattempo, Poste, contrariamente a quanto afferma il suo Amministratore Delegato e nonostante le proposte delle Organizzazioni Sindacali – continua la nota – non ha adottato nessuna soluzione idonea a risolvere i disservizi a Parma e a prevenirli nei centri della provincia. Poste italiane è inadempiente: le conseguenze le pagano cittadini, imprese e lavoratori”.
Sindacati e lavoratori chiedevano di “migliorare la qualità e l’efficienza del servizio, diversificare l’offerta di servizi alla clientela, ridurre sprechi e costi, rilanciare il settore del recapito (puntando anche su consegna di pacchi e e-commerce), evitare lo scorporo del recapito dal resto dell’azienda per poter continuare a garantire il servizio universale su tutto il territorio e quindi l’unicità dell’azienda e, infine, salvaguardare i posti di lavoro. A fronte dei sacrifici richiesti ai portalettere, l’azienda s’impegnava ad effettuare investimenti in mezzi, strumenti, macchinari necessari per garantire il funzionamento del nuovo sistema di recapito. Cosa che non è avvenuta o per lo meno solo parzialmente e, comunque, senza risultati significativi”.
Intanto, visto che le stesse problematiche si stanno registrando anche in altre province,con Parma e Piacenza in maggior difficoltà, i sindacati regionali di categoria hanno intanto “proclamato lo sciopero di ogni prestazione straordinaria a partire dal 9 maggio e fino al 26 maggio di tutti i dipendenti di Poste del recapito e degli uffici postali della regione”.