Stamattina, in piazzale della Pace, il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2015 e l’accordo quadro con Piacenza. Approvata anche la rinegoziazione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti.
”Il Bilancio- ha affermato il relatore Nicola Bianchi – evidenzia i problemi già affrontati nel 2015, con limportante versamento al fondo di solidarietà dello Stato e con la riduzione dei trasferimenti statali. Chiudiamo il bilancio con un avanzo nominale di 17 milioni di euro, ma la cifra non deve trarre in inganno: oltre 2 milioni sono accantonati per il nuovo obbligo di riserva sul fondo crediti; oltre 10 sono vincolati per pagamenti di lavori già in corso. La parte restante di oltre 4 milioni, confluirà nel Bilancio preventivo 2016, il cui termine di approvazione è il 31 luglio”.
Sempre secondo le dichiarazioni di Bianchi, la situazione non è ancora stabilizzata, i trasferimenti nazionali sono ancora in discussione tra Upi e Governo. La situazione dei Centri Impiego è ancora in via di definizione perché mancano i decreti attuativi. Il risultato positivo del Bilancio è stato determinato da una ripresa delle entrate per i tributi (trasporti e ambientale), dopo un periodo di depressione economica durato alcuni anni e dal raddoppio dei rimborsi della Regione per la copertura delle funzioni trasferite.
Il Consiglio ha poi approvato, sempre all’unanimità, la rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, in base alla Legge 190/2014, che consente un risparmio di oltre 2 milioni di euro.
E stata poi la volta di una delibera tecnica: l’integrazione allo schema di Convenzione per la gestione delle attività della Centrale Unica di Committenza della Provincia di Parma approvato dal Consiglio Provinciale nel novembre scorso, per consentire di rateizzare il contributo a carico egli enti verso la Provincia. La delibera è stata approvata all’unanimità.
Infine, è stata approvato sempre all’unanimità l’accordo quadro tra la Provincia di Piacenza e la Provincia di Parma per la gestione associata di funzioni e di servizi nonché per la gestione coordinata di attività, primo step per la realizzazione della futura Area vasta. Il testo ha recepito le osservazioni delle organizzazioni sindacali.
A breve i due Presidenti firmeranno l’accordo, per unire le forze dei due Enti e compensare le reciproche carenze. Gianpaolo Cantoni e Gianpaolo Serpagli hanno però auspicato che la futura Area vasta possa essere più ampia delle sole Province di Parma e Piacenza.
