Un fronte comune per dare una risposta di qualità a quanto richiede la Legge che ridisegna il rapporto tra il mondo della Scuola e quello delle Aziende attraverso l’Alternanza Scuola Lavoro”. Questo l’obiettivo del protocollo sottoscritto oggi a Genova da Francesco Profumo, presidente del Gruppo Iren e i direttori degli Uffici Scolastici Regionali di Emilia Romagna, Liguria e Piemonte.
Il documento vuoleaffrontare le novità della legge 107/2015 come una reale opportunità per creare una “alleanza scuola-lavoro”. Un’alleanza che si basa su una stretta co-progettazione tra singole istituzioni scolastiche, USR e Iren nella preparazione dei percorsi, affiancata da un approccio didattico per competenze ed una valorizzazione del protagonismo degli studenti attraverso concrete esperienze di lavoro.
Uno scambio che può portare anche alla definizione di nuove figure professionali che possano contribuire alla curvatura dei percorsi scolastici in modo che siano più aderenti alle professioni richieste.
Tra i punti cardine vi è anche la “parità di genere” nella scelta dei tirocinanti, che possa portare ad una crescita della presenza femminile nei settori tecnici. Infine il documento, pur mantenendo forti legami con i territori dove Iren opera, vuole offrire una risposta efficace a livello sovraterritoriale e nazionale, costituendo un modello di collaborazione e progettazione condivisa dove le differenti esperienze scolastiche trovano un punto di scambio e di valorizzazione.
Nel concreto il protocollo prevede di partire con 17 istituti, per un totale di oltre 400 studenti coinvolti in terza superiore, una settantina dei quali saranno selezionati per lo svolgimento dei tirocini in azienda durante la quarta classe e il proseguimento del percorso verso l’orientamento professionale e universitario nella classe quinta.
Un Comitato Tecnico, composto dal Presidente di Iren e dai Direttori degli USR si confronterà periodicamente sullo sviluppo dei percorsi attivati e monitorerà e valuterà le esperienze in corso. A questo lavoro si affiancherà il lavoro di co-progettazione svolto nei consigli di classe tra corpo docente ed esperti Iren.
“La legge che disegna l’Alternanza Scuola Lavoro – ha dichiarato Presidente di IREN Francesco Profumo – è una straordinaria opportunità per le Aziende italiane. Per questa ragione ci siamo mossi da subito mettendo in campo le esperienze già maturate nel rapporto con la Scuola”.
“Ci siamo mossi con la concretezza che ci contraddistingue, lavorando su numeri credibili e puntando alla realizzazione di esperienze lavorative vere e di qualità che trasformeranno gli studenti in nostri colleghi. E’ finito il tempo degli stage estivi passati a fare fotocopie. Questa esperienza sarà per i ragazzi un modo per conoscere il mondo del lavoro, ma anche loro stessi e avere stimoli in più per immaginare il proprio futuro. Negli accordi che abbiamo siglato con le Organizzazioni Sindacali e con il Ministero del Lavoro, abbiamo previsto di aiutare le scuole nella formazione di diplomati con le nuove professionalità di cui l’Azienda avrà bisogno e con il Progetto IREN Alleanza Scuola Lavoro daremo seguito a questi accordi e creeremo le condizioni per assumere in azienda alcuni degli studenti che seguiranno questi percorsi”.
“Quello che abbiamo firmato oggi è un protocollo originale e innovativo che permetterà una maggiore integrazione tra il mondo della scuola e quello delle aziende. – ha affermato invece Stefano Versari, direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Emilia Romagna – Quello dell’Alternanza, infatti, è un passaggio fondamentale per risolvere una particolarità tutta italiana che vedeva i ragazzi arrivare sino a 25 anni senza avere mai incontrato il mondo del lavoro. Con esperienze come questa non solo sarà possibile avere esperienze professionalizzanti, ma anche conoscere le tante competenze, come il rispetto delle regole, degli orari, il lavoro di gruppo, che sono necessarie tanto in una azienda, quanto nella vita di tutti i giorni. Una opportunità in più per i nostri giovani e un passaggio fondamentale per la loro crescita”.