Il Comune di Parma da il via ai lavori per ristrutturare il monumento alle Barricate del 1922 di piazzale Rondani. Già nell’ottobre 2015 il complesso monumentale era inserito nell’elenco dei sette interventi di recupero e valorizzazione dei beni culturali cittadini, cui destinare i proventi del Decreto Art Bonus. Ma di soldi dai privati non ne sono arrivati, pertanto il Comune ha deciso di procedere direttamente, trasferendo 25.000 a Parma Infrastrutture per i lavori di restauro del monumento.
“La cura del patrimonio artistico e monumentale – sottolinea l’assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris – è una delle priorità che la nostra amministrazione si è data. Pur in tempi di risorse limitate sono molteplici i restauri effettuati, anche grazie all’utilizzo di Art Bonus. In questo caso purtroppo, nonostante le numerose sollecitazioni a procedere nel recupero, nessuna realtà si è proposta anche solo per una piccola quota di sostegno. Non è mai troppo tardi comunque e qualora qualcuno volesse intervenire gli uffici sono a disposizione così come tutte le informazioni si trovano sul sito del Comune. Il nostro obiettivo è che i lavori si concludano entro il prossimo anniversario delle Barricate“.
Il Monumento alle Barricate del 1922 è stato inaugurato nel 1997, su progetto dell’architetto Luca Monica. E’ costituito da tre telai in legno lamellare che sostengono delle lastre di granito graffite con testi e immagini relativi alla narrazione delle giornate dell’agosto 1922. L’insieme delle iscrizioni sono state curate dall’Istituto Storico della Resistenza (sono presenti tra gli altri degli scritti dello storico italiano Gaetano Arfè), mentre alcuni versi della composizione sono del poeta Attilio Bertolucci. Nel monumento alle Barricate un grande ruolo svolge il discorso pedagogico del libro di pietra, insistendo soprattutto sulla lettura dell’evento come reazione unitaria e compatta di un’intera comunità.
Le superfici in granito del complesso monumentale presentano oggi un significativo generale ingrigimento causato da depositi di particellato atmosferico annerito dall’inquinamento di origine antropica; a tale deterioramento si deve aggiungere un vistoso degrado biologico caratterizzato dalla presenza di patine algali verdi-nerastre, incrostazioni licheniche, cuscinetti di muschio ed erbe infestanti. Il monumento presenta anche macchie che si espandono sulle lapidi rendendo alcuni versi illeggibili, inoltre le strutture lignee risultano assai danneggiate.
L’intervento manutentivo riguarderà, quindi, il consolidamento e la sostituzione delle porzioni lignee, la pulitura, stuccatura, messa in sicurezza e integrazione delle porzioni lapidee e la ripassatura, e il rifacimento ex novo dove necessario, della pittura all’interno delle epigrafi.