Open Parma, il nuovo progetto dell’opposizione che vuole mandare un messaggio ai cittadini ma soprattutto al sindaco Federico Pizzarotti.
Il progetto, o nuovo aspirante modello di partecipazione cittadina, è stato presentato oggi da Roberto Ghiretti, di Parma Unita, e Nicola Dall’Olio, del PD. L’idea nasce perché secondo l’opposizione ci sarebbe una lacuna dell’amministrazione 5 stelle per quanto riguarda la partecipazione cittadina alle decisioni comunali. “E’ vero che si è creata l’assemblea dei 500 ma è anche vero che dopo un anno e mezzo questi non hanno ancora nessun potere di voto. Crediamo che sia l’amministrazione che meno ha ascoltato i cittadini” dichiara Dall’Olio.
Open Parma propone invece la creazione di punti d’ascolto nei vari quartieri cittadini, in totale 10. Si comincerà con degli incontri nelle varie sale civiche per raccogliere informazioni e collaborazioni che serviranno poi per decidere dove creare questi sportelli di comunicazione tra amministrazione e cittadini.
Importante per i consiglieri Ghiretti e Dall’Olio è anche il coinvolgimento delle varie associazioni della città “perché l’associazionismo è un passaggio fondamentale. E’ luogo e non luogo. Le associazioni verranno coinvolte per costruire questo nuovo modello di città – spiega Ghiretti – e per capire come creare questo andremo proprio nei quartieri a parlare con loro e con i cittadini. Crediamo che le associazioni debbano partecipare a questo progetto, in cui c’è da investire, perché poi anche loro possano usare questi luoghi“.
5 appuntamenti sono già stati fissati per il mese di maggio e si terranno tutti nelle varie sale civiche alle 21. Si inizierà con il quartiere Montanara, il 5 maggio; seguiranno poi Molinetto l’11; Quartiere Pablo il 17; San Leonardo il 26 e in Cittadella il 30 maggio. Ulteriori 5 appuntamenti saranno poi fissati per i mesi di giugno/luglio. Il tutto servirà per cercare di capire entro settembre dove e come creare questi punti d’ascolto che potranno essere in sedi che già si prestano ad eventi simili, come le Case della Salute, o altri luoghi. Tuttavia l’idea di partenza è far si che questi restino aperti e presidiati da rappresentanti almeno una volta alla settimana. Open Parma avrà anche un account mail, una pagina Facebook e un ashtag per permettere a tutti di poter partecipare, anche in una visione moderna di partecipazione virtuale.
“I quartieri sono il primo luogo dove si crea la comunità. Nei quartieri si crea la città – dichiara Nicola Dall’Olio – e faremo questi incontri nelle sale civiche perché è lì che si raccolgono le informazioni per poter intervenire tempestivamente sulle problematiche come emarginazione, sicurezza e altro. Ma non vogliamo fare solo una raccolta delle cose che non vanno. Vogliamo creare un vero organo di governanza decentrata, creare un vero bilancio partecipativo, uno che funzioni, uno in cui parte del bilancio comunale venga deciso dai quartieri stessi. Parlare di modelli di partecipazione e di modelli di gestione delle risorse. Prenderemo come esempio anche i modelli di altre città, come quello di Modena”.
Modena ha infatti creato uno strumento digitale per coinvolgere la cittadinanza a realizzare progetti per la città in “assemblee digitali” e incontri periodici. Uno strumento per informare e raccogliere le opinioni su un determinato obiettivo che viene deciso di volta in volta nell’idea di una Modena Smart Community.
Arianna Belloli