Il gup Francesca Zavaglia, del caso Aemilia, ha riconosciuto venerdì corso, durante la sentenza con rito abbreviato, un totale di 2.395.000 euro di risarcimento alle varie parti civili che si sono presentate a processo.
In dettaglio sono stati riconosciuti 500.000 euro alla presidenza del Consiglio, con condanna provvisoriamente esecutiva.
Per la Regione Emilia Romagna sono 600.000 euro, 150.000 per il Comune di Reggio Emilia, 100.000 per la Provincia di Reggio e 150.000 per ciascun di questi comuni: Gualtieri, Bibbiano, Reggiolo, Montecchio, Brescello, Sala Baganza.
Per le associazioni Libera e Associazione antimafie e antiracket Paolo Borrsellino Onlus sono stati concessi 200.000 euro.
Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna ottengono 15.000 euro, 10.000 la camera del Lavoro di Modena e quella di Reggio.
15.000 euro per l’Ordine dei giornalisti Emilia Romagna e ugual cifra per Aser.
In separato giudizio saranno valutati i risarcimenti per il Ministero dell’interno, Provincia di Modena, Comune di Finale Emilia, Agenzia delle Entrate.
Devolute in sede civile i danni riconosciuti in favore dei partigiani che si sono costituiti come parte civile: Giuseppina Mazzei, Francesco Falbo e Francesco Pellegri.
Rigettate invece le richieste avanzate da Unione Nazionale Cna-Fita e Confindustria.