Il Club dei 27 e tutta Parma dicono addio a Giovanni Reverberi, il “Trovatore”, mozartiano per predisposizione, verdiano per passione. Reverberi si è spento a 91 anni nel pomeriggio di martedì 26 aprile. Bancario di professione (è stato vicedirettore della Banca Commerciale), è stato anche presidente della Famija Pramzana dal 1999 al 2005.
Sua la poesia in vernacolo “Al déz d’otobbor” dedicata alla nascita del Cigno di Buseto. Reverberi amava l’arte a tutto tondo, dipingeva, scriveva poesie e ascoltava la musica da camera. Ha incontrato i più grandi artisti della lirica. Per oltre vent’anni è stato anche l’anima della Società dei Concerti di Parma. Da giovane era stato deportato dai nazisti e rinchiuso per due anni nel lager di Dachau. Per quel periodo e per la sua stimata attività dopo la guerra, gli è stato conferito anche il titolo di Cavaliere della Repubblica.
Per portare l’ultimo saluto al “Trovatore”, questa sera, mercoledì, alle 19.30 sarà recitato il Rosario nella chiesa di Santa Croce. I funerali saranno celebrati domani, sempre in Santa Croce, alle 11.30.