Aumentano le cause sul lavoro: sono il 20% del totale. A Parma...

Aumentano le cause sul lavoro: sono il 20% del totale. A Parma quelle pendenti sono 667

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tribunaleUn fascicolo su cinque fra quelli iscritti ogni anno alla Corte d’Appello di Bologna riguarda una causa di lavoro. Un dato cresciuto negli anni della grande crisi: nelle annate 2012 e 2013 le materie “Lavoro pubblico e privato” hanno rappresentato il 19,1% delle iscrizioni alla Corte d’Appello felsinea, mentre nel 2006 queste rappresentavano appena il13%. In termini assoluti, nel 2013 le cause di lavoro iscritte sono state 846, rendendo questa materia la seconda per peso specifico, alle spalle solo della materia “Contratti e obbligazioni varie”, a cui appartiene il 23% delle cause iscritte (Fonte: D. Carnevali, G. Telloli, L.Verzelloni,Elaborazione statistica dei dati su carichi di lavoro, tempi di trattazione delle cause e procedimenti pendenti, 2015, webstat.giustizia.it).

 

«La crisi ha senz’altro contribuito alla crescita dei procedimenti legati al lavoro», spiega l’avvocato Gianluca Spolverato, titolare con il collega Carlo Zoli del nuovo studio Zoli Spolverato, specializzato nel diritto del lavoro, sindacale e della previdenza sociale, che aprirà a Bologna giovedì prossimo, 28 aprile, in piazza Aldrovandi 3. «Un ambito, quello del diritto del lavoro, che più di altri tocca la vita quotidiana delle persone e delle imprese: solo una giustizia certa, rapida, snella può garantire serenità ai cittadini e un quadro regolatorio certo alle aziende».

 

Tabella 1 – Iscrizioni in Corte d’Appello per materia, anni dal 2006 al 2013

Fonte: “Elaborazione statistica dei dati su carichi di lavoro, tempi di trattazione delle cause e procedimenti pendenti”

 

Bologna ottava Corte d’Appello italiana per cause di lavoro pendenti, ma in miglioramento

 

Se consideriamo la mole complessiva delle cause pendenti alla Corte d’Appello di Bologna, al 31 dicembre 2014 (ultimo dato disponibile) quelle di lavoro ammontavano a 1.696, facendo del capoluogo emiliano l’ottava Corte d’Appello in Italia (su 26 totali) per numero di cause di lavoro pendenti. Se invece prendiamo in considerazionesoltanto i distretti del Centro-Nord, Bologna è la quarta Corte d’Appello più “intasata” di queste azioni legali, alle spalle di Roma, Milano e Venezia (Fonte: Ministero della Giustizia –webstat.giustizia.it). «La tendenza comunque è al miglioramento – sottolinea Carlo Zoli, titolare con Gianluca Spolverato del nuovo studio bolognese –. Il numero di pendenze ha visto infatti un considerevole abbassamento negli ultimi anni, passando da 2.341 cause di lavoro nel 2013 a 1.696 nel 2014. Un risultato ottenuto grazie all’assiduo impegno della Sezione Lavoro».

 

 

Tabella 2 – Le 10 Corti d’Appello italiane con più cause di lavoro pendenti

 

Posizione
in classifica
Corte
d’Appello
Cause di lavoro
pendenti al 31/12/2013
Cause di lavoro
pendenti al 31/12/2014
1 Roma 16.020 14.285
2 Napoli 13.442 12.261
3 Bari 4.525 4.674
4 Milano 3.796 3.885
5 Catanzaro 2.986 3.051
6 Venezia 2.618 2.273
7 Catania 2.333 2.056
8 Bologna 2.341 1.696
9 Palermo 1.722 1.550
10 Lecce 1.239 1.448

 

Fonte: DG-Stat Ministero della Giustizia – Censimento per sedi 2013 e 2014 – webstat.giustizia.it

 

Lo stato dei nove tribunali dell’Emilia Romagna

 

Analizziamo i nove tribunali dell’Emilia Romagna: Bologna è nettamente quello dove sono in maggior numero le cause di lavoro pendenti. Nel suo circondario, al 31 dicembre 2014, ultimo dato disponibile, erano 1.504 quelle in attesa di giudizio. Modena, la seconda più “intasata”, ne conta quasi trecento in meno, mentre gli altri tribunali emiliani restano nettamente al di sotto della soglia dei mille casi.

 

Tabella 3–Cause di lavoro pendenti per circondario – Emilia Romagna

 

Posizione
in classifica
Tribunale Cause di lavoro
pendenti al 31/12/2013
Cause di lavoro
pendenti al 31/12/2014
1 Bologna 1.696 1.504
2 Modena 1.273 1.222
3 Parma 581 458
4 Forlì 576 667
5 Reggio Emilia 451 401
6 Ravenna 389 341
7 Rimini 391 289
8 Ferrara 357 299
9 Piacenza 303 365
TOTALE 6.290 5.546

 

Fonte: DG-Stat Ministero della Giustizia – Censimento per sedi 2013 e 2014 – webstat.giustizia.it

 

Lo Studio Legale Zoli Spolverato

 

Lo Studio Legale Zoli Spolverato è specializzato nel diritto del lavoro, sindacale e della previdenza sociale. Assiste le aziende nelle controversie di lavoro, fornisce supporto legale e consulenza specifica per tutte le necessità dettate sia da cambiamenti strategici e organizzativi, che da situazioni contingenti e operative, con implicazioni nei singoli rapporti di lavoro e nella gestione delle risorse umane. Offre assistenza e consulenza in materia di contratti di lavoro autonomo e subordinato, agenzia e distribuzione, appalti e somministrazione, gestione dei rapporti con i dipendenti (classificazione, mansioni e trasferimenti, sanzioni disciplinari e licenziamenti, retribuzione, orari di lavoro), sicurezza, controlli e privacy, gestione delle crisi (mobilità, cigo, cigs), rapporti con istituti previdenziali e servizi ispettivi, relazioni sindacali in azienda. Si occupa inoltre di procedure di trasferimento d’azienda o di ramo d’azienda verificatosi attraverso acquisizioni, fusioni, scissioni, contratti di affitto, ecc., assistenza nelle procedure di esternalizzazione ovvero di outsourcing. Nell’ambito del contenzioso di lavoro si occupa di controversie tra dipendenti e aziende, tra aziende e organizzazioni sindacali, tra aziende e istituti previdenziali e servizi ispettivi del lavoro.

 

Carlo Zoli è avvocato e professore ordinario di diritto del lavoro presso l’Università di Bologna. È studioso appassionato delle tematiche giuridiche del lavoro, autore di alcune monografie e di numerosi saggi in materia di diritto del lavoro, e avvocato di riferimento di importanti aziende, nazionali e internazionali.

 

Gianluca Spolverato è avvocato e consulente legale, a capo di uno Studio che in pochi anni ha saputo imporsi nel territorio in cui opera per l’approccio innovativo e per le competenze distintive in alcuni importanti settori, come quello della logistica e trasporto, della grande distribuzione e retail, e nel settore bancario.

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