Caso Aemilia, sono stati resi noti i vari locali confiscati per mafia. Nell’udienza preliminare a Bologna, il gup Francesca Zavaglia aveva infatti ordinato la confisca di numerosi beni dei condannati.
Tra i beni di Parma e provincia, si trovano:
Core Technology Srl, in via Augusta Ghidiglia, Parma. Compresi sono tutti i beni aziendali come crediti, conti correnti, quote, atrezzature ecc..
Medea Immobiliare Srl, in via Rodolfo Tanzi. Inoltre ci sono 2 terreni agricoli a Golese riconducibili alla Medea.
Immobiliare Prestigio Srl, in via Sartori 6, riconducibile ad Alfonso Diletto e ai suoi prestanome.
Top Service Srl intestata a Paolo Rillo, considerato prestanome di Giuseppe Vertinelli e dei fratelli Palmo. L’impresa edile ha sede in via Bologna 4 a Parma. Confiscati anche tutti i beni dell’azienda e tre automobili.
50 appartamenti che compongono l’intero complesso immobiliare di via Torino, via Genova e via Trieste a Sorbolo delle società K1 e Gea Immobiliare intestate a Giuseppe Giglio e Giuseppe Pallone. Sequestrati ache perchè finanziati dai soldi di Nicola Grande Aracri.
Trs Srl, di Giuseppe Giglio e situata in via Torino a Sorbolo, un’azienda di commercio all’ingrosso di legname.
Metà delle quote di Dodonut Srl, in via Mansfield 5, riconducibili ad Antonio Marzano. La società gestiva il bar “Il Bocconcino”.
Altre confische:
Aurora Building di Reggio si è vista confiscare 2 palazzine. Quelle di via Marmolada e via Montefiorito a Sorbolo.
Gruppo Save e tutti suoi patrimoni. L’impresa edile era controllata da Nicola Grande Aracri e da Alfonso Diletto.
L’impero edile dei Giglio che contava società in varie città: Brescello, Reggio, Crotone e Mantova. 11 immobili della Lago Blu Srl a Montecchio, Modena, Crotone, Gualtieri e Borsetto di La Spezia. Oltre a 8 appartamenti e 4 terreni a Mantova di Giuseppe Giglio.
