Più che di festa della liberazione si tratta dell’ennesima festa dell’occupazione quella che si è celebrata oggi nella casa cantoniera di via Emilia Est. Tre famiglie in emergenza abitativa – non in grado di pagare un affitto e senza risposta dal pubblico – sono entrate nello stabile dell’Anas con il plauso della Rete diritti in casa.
Non è la prima volta che la casa cantoniera viene occupata. In passato c’erano stati anche tossici e senza fissa dimora, poi è stata sgomberato e lasciata vuota in attesa di trovarle una destinazione. Non è neppute esclusa l’ipotesi della vendita della struttura.
“E’ intenzione degli abitanti – si legge in una nota di Rete diritti in casa – provvedere al ripristino e ai lavori di ristrutturazione per poi provare ad ad offrire ad Anas la proposta di una regolarizzazione con pagamento di un affitto sociale dal quale detrarre le spese per i lavori effettuati e un riconoscimento per le attività di manutenzione del posto. L’area verde retrostante le abitazioni sarà gradualmente recuperata e messa a disposizione per attività ricreative. Questa prassi del recupero del patrimonio abbandonato e inutilizzato è la nostra risposta – continua la nota – a chi crede che un diritto così fondamentale come quello ad avere un’abitazione debba essere gestito dal mercato nell’interesse di speculatori grandi o piccoli che siano”.
