Il consigliere Foti presenta un nuovo atto ispettivo alla Giunta sulla situazione del ramo alberghiero di Terme di Salsomaggiore Tabiano spa, “si rincorrono notizie di mancati pagamenti dei fornitori, ritardi nell’erogazione degli stipendi ai dipendenti, omesso trasferimento della tassa di soggiorno al Comune di Salsomaggiore Terme”
“La Regione faccia chiarezza sulla situazione del ramo alberghiero di Terme di Salsomaggiore Tabiano spa (società interamente pubblica partecipata dalla Regione Emilia-Romagna), costituito dagli hotel Porro e Valentini, ceduto in affitto alla società Accentour ltd, con sede a Londra, in ragione di un contratto operativo dal giugno 2015”. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Tommaso Foti di Fratelli d’Italia-An.
Da alcuni mesi, specifica il consigliere, “si rincorrono notizie di mancati pagamenti dei fornitori, ritardi nell’erogazione degli stipendi ai dipendenti, omesso trasferimento della tassa di soggiorno al Comune di Salsomaggiore Terme (come ammesso sulla stampa locale della provincia di Parma dai vertici di Accentour ltd)”. I dipendenti, sottolinea, “sono, da ieri, in stato di agitazione”.
“La Giunta regionale – rimarca il capogruppo di Fdi-An – ci deve dire se la società Accentour ltd ha corrisposto i canoni di affitto stabiliti dal contratto, peraltro ritenuti irrisori rispetto ai beni concessi in uso”.
“È, inoltre, dovere dell’amministrazione regionale- aggiunge- verificare l’idoneità degli attuali vertici della società alla gestione di una fase così problematica dell’azienda, anche alla luce dell’individuazione dell’affittuario in assenza di una gara pubblica e della mancata verifica dei requisiti finanziari e di solidità economica dello stesso”. La Regione, conclude Foti, “valuti quindi, a fronte dell’incapacità di Accentour ltd di rispettare i termini contrattuali previsti, di addivenire a un bando pubblico con ben evidenziati i vincoli per i concorrenti, affinché non si ripetano situazioni di crisi come l’attuale, per gran parte provocata da una procedura discrezionale rispetto alla quale, peraltro, in numerose occasioni erano stati sollevati, anche dal sottoscritto, dubbi di legittimità”.