L’amministrazione delle Poste Italiane, nella persona di Francesco Caio, ha risposto ai sindacati e ai parlamentari che chiedevano chiarimenti e interventi repentini: “L’azienda ha già adottato le misure correttive atte a perfezionare la pianificazione operativa attuando, ove necessario, gli interventi utili a garantire la corretta distribuzione dei prodotti postali”.
Le organizzazioni sindacali provinciali di categoria SLC CGIL, SLP CISL e UILPOSTE UIL di Parma manifestano il loro sconcerto e disappunto nell’apprendere la risposta dell’Amministratore Delegato Caio.
“Ad oggi – afferma Antonella Monteverdi, Rsu Poste e componente della Segreteria SLC CGIL – non è stata adottata alcuna concreta ed efficace soluzione, né per risolvere la situazione d’emergenza contingente, né per garantire in futuro il regolare servizio di recapito”.
“L’assunzione di alcuni contratti a termine potrà solo diminuire la giacenza accumulata, ma senza interventi radicali sul numero di zone e il modello di recapito, al termine delle assunzioni temporanee ci ritroveremo nella stessa situazione d’oggi”, precisa Angelo Fiorillo Segretario Generale SLP CISL di Parma
“È inoltre tendenzioso e forviante il riferimento dell’Amministratore delegato ad “un anomalo tasso d’assenteismo”, quasi a voler scaricare responsabilità dell’azienda ai portalettere. Non c’è nulla di anomalo in assenze per Legge 104, o interventi chirurgici, tutto debitamente certificato. E comunque resta la forte preoccupazione per l’applicazione del nuovo modello di recapito negli altri Comuni della provincia, che partiranno dal prossimo mese, se non saranno preventivamente adottati i necessari correttivi” continua Daniela Campanini, Segretaria generale UILPOSTE UIL di Parma.
Intanto, domani, giovedi 21 aprile, SLC CGIL, SLP CISL e UILPOSTE UIL incontreranno il Prefetto di Parma per esporre la situazione e chiedere di farsi portavoce nei confronti del Governo delle istanze di lavoratori e cittadini.