Ausl Parma, quando il gioco diventa dipendenza

Ausl Parma, quando il gioco diventa dipendenza

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gioco d'azzardo

Il gioco d’azzardo diventa un problema sempre più presente nella quotidianità di molte famiglie. Complice è la crisi economica e la facilità con cui si può iniziare. In rete infatti l’offerta non manca, dai casinò virtuali a siti e forum di discussione dedicati agli scommettitori ai gratta e vinci e le slot machines che si trovano ogni dieci passi. Riconoscerne di avere una malattia poi è ancora più difficile. “Il problema non è mio” è la prima cosa che dice chi chiede aiuto ai servizi ospedalieri, come a rimarcare l’impossibilità di intervenire. Ad accogliere chi ha bisogno di un aiuto per uscire da questa dipendenza ci sono diversi centri specializzati, il Ser.T ad esempio, che fino a qualche anno fa si occupava solo di casi di tossicodipendenza, oggi si occupa anche di questa malattia.

In Emilia-Romagna, dal 2010 al 2013, si registra un incremento del 116.8% degli utenti in carico ai Ser.T – Servizi per le Tossicodipendenze. Solo nel 2014, le persone trattate sono state 1.277. A Parma e provincia, i Servizi dell’AUSL hanno seguito, nel 2014, 94 persone, contro le 104 del 2013. Prevalentemente si tratta di maschi, 5 per ogni femmina seguita. Mentre nel 2015, gli assistiti sono stati 96, di cui 38 nuovi utenti. Prevalentemente maschi.

Il gioco d’azzardo è una malattia che si può curare. Prima viene diagnosticato il problema, più alte sono le possibilità di liberarsi da questa dipendenza. Il punto di riferimento è il Ser.T, dove l’accesso è gratuito e diretto: non si paga alcun ticket, né occorre la richiesta del medico di famiglia. La presa in carico della persona con dipendenza da gioco d’azzardo è prevalentemente di tipo psicologico, con trattamenti individuali e di gruppo.

L’Ausl di Parma allora, visto l’importanza e la diffusione che questa malattia sta avendo nella società terrà un incontro per parlare di gioco d’azzardo e relazioni familiari con la presenza di esperti a confronto. Il 21 aprile, dalle 8.30,  nella sala riunioni della Cooperativa Aurora Domus in  via Giorgio Sidney Sonnino 33/A, a Parma. Al seminario, dalle 8.30 alle 17, intervengono numerosi professionisti dei Servizi e volontari di Associazioni  dedicate, di Parma, Piacenza e Reggio Emilia.

l’incontro partirà dall’ananlizzare il “bisogno di aiuto”, per poi affrontare l’intero contesto della famiglia, fino ad arrivare al percorso di cura proposto al giocatore d’azzardo. Il focus dunque, non è solo sulla cura, ma è anche sulla rappresentazione dell’ambiente familiare, che spesso mostra una struttura di relazioni interne per molti versi insoddisfacenti per tutti i componenti. “Generalmente, affiora un disagio diffuso caratterizzato da rancori sopiti che, appunto perché non espressi, non possono essere affrontati. Ciò che si può dire e di cui si può parlare sembra essere soltanto il problema costituito dai comportamenti razionalmente incomprensibili del giocatore” riferisce l’Ausl di Parma.

 

 

 

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