E’ arrivato il momento di chiudere la pratica serie D. Il Parma Calcio 1913 del presidente Nevio Scala pensa al Delta Rovigo, sesta forza del campionato, ospite domenica alle 15 allo stadio Tardini, i tifosi organizzano già la festa. Con tante bandierine gialloblu da agitare allo stadio e con le quali sfilare per la città. In caso di vittoria sui polesani, infatti, il Parma sarebbe matematicamente in Lega Pro. Un ritorno immediato tra i professionisti dopo un anno di Purgatorio al quale tengono proprio tutti.
La prima squadra del Parma Calcio 1913, questa mattina, al Centro sportivo di Collecchio, ha sostenuto la tradizionale seduta di rifinitura a porte chiuse per definire strategie e formazione. Indisponibili lo squalificato Yves Baraye e gli infortunati Davide Giorgino, Michele Messina, Lorenzo Saporetti, Mousa Balla Sowe, mister Luigi Apolloni ha chiamato 22 calciatori, tra i quali lo juniores Simone Dodi.
Ecco i convocati per la gara di domenica al Tardini con il Delta Rovigo:
PORTIERI: Kristaps Zommers, Alioune Fall, Andrea Panciroli
DIFENSORI: Lorenzo Adorni, Alessio Agrifogli, Maikol Benassi, Luca Cacioli, Simone Dodi, Alessandro Lucarelli, Giulio Mulas, Giacomo Ricci
CENTROCAMPISTI: Francesco Corapi, Crocefisso Miglietta, Walter Rodriguez, Lorenzo Simonetti
ATTACCANTI: Matteo Guazzo, Fabio Lauria, Christian Longobardi, Pasquale Mazzocchi, Daniele Melandri, Riccardo Musetti, Marcello Sereni
Mister Apolloni non si sbilancia sul modulo e non ha ancora sciolto tutti i dubbi di formazione. Possibile un ritorno al 4-2-3-1 messo in campo anche con la B Italia nell’amichevole vinta in settimana per 4 a 1. In questo caso, dietro sulla destra Benassi dovrebbe essere preferito ad Adorni, mentre Corapi e Miglietta faranno quasi certamente coppia a centrocampo. Attacco affidato a Longobardi – ma scalpita anche Guazzo dopo la buona prova in amichevole – assistito alle spalle dall’ottimo Musetti. Completano il rombo Mazzocchi e Melandri.
Mister Luigi Apolloni ha presentato la partita con il Delta Rovigo, invitando sostanzialmente a non abbassare la guardia.
“Il primo sogno è sempre stato quello di arrivare all’obiettivo, ma anche di far crescere i ragazzi, tutta la squadra nel suo complesso – ha detto Apolloni -. E’ la soddisfazione più grande per un allenatore. I risultati, non solo calcistici, sono arrivati: vedere aumentare la consapevolezza nella squadra ci ha inorgoglito. Ho imparato questo da Scala, che cercava di trasmetterci dei valori, non solo abilità calcistiche. Sono tutte cose che hanno fatto crescere anche me e che sto cercando di trasmettere anche a chi ha giocato meno. Il rombo domani è una possibilità, ma sto aspettando anche a qualcosa di diverso, che esalti le caratteristiche di qualche altro giocatore. Il 4-4-2 è una possibilità, seppur si sia provato anche un modulo con tre centrocampisti e due mezzepunte. Mi riferite che l’amministratore delegato Luca Carra ha dichiarato che sono confermato per l’anno prossiimo. A me non ha ancora detto niente nessuno, come è giusto che sia. Si vede che la società sta preparando il futuro. Io penso solo alla gara di domani. Solo dopo potrò pensare al futuro. Per scalare la montagna, bisogna fare passo dopo passo e il prossimo è domani. I miei passi sono corti e ben distinti. L’assenza di Messina mi condiziona, ma le alternative ci sono. In attacco, con Longobardi recuperato, ho ampia scelta. A parte Baraye squalificato, stanno bene tutti – ha rassicurato Apolloni -. Deciderò domani chi sarà titolare. Il Delta Rovigo è una squadra che ha giocatori importanti, che aspetta e riparte. Ha un giocatore come Pera, ma non solo davanti, ha diversi giocatori abili negli inserimenti da centrocampo all’attacco. Avvertiamo l’entusiasmo e la carica della gente. Ho visto addirittura signori di oltre settant’anni davvero felici. Dovremo essere bravi ad assorbire i sentimenti, le sensazioni e le emozioni di questa attesa, incanalondole nella gara”.