Campionato mondiale della pizza, la migliore è una francese di Marsiglia

Campionato mondiale della pizza, la migliore è una francese di Marsiglia

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13042016-PIZZASHOW2 181Pomodoro, mozzarella, tartare di orata, fiori di zucca e gamberi. Questa la “pizza classica” che alle Fiere di Parma ha conquistato la giuria del Campionato mondiale che ha coinvolto 650 pizzaioli arrivati un po’ da tutto il mondo. E non sorprenda se questa prelibatezza non parla napoletano. A vincere è stato infatti un pizzaiolo francese, Ludovic Bicchierai, della pizzeria “Le Gusto Pizza” di Marsiglia (Francia).

Per la categoria “pizza in teglia” – mozzarella, porcini, salsiccia fresca, patate aromatizzate e scaglie di parmigiano – il titolo mondiale è andato in Sardegna, a Giuseppe Lapolla della pizzeria “Da Serafino” di Budduso (Olbia). Per la “pizza in pala”, invece, impossibile scegliere un vincitore fra Tony Gemignani della “Tony’s Pizza napoletana” di San Francisco (Usa) – che ha usato cinghiale, pomodorini, aceto balsamico, fiordilatte, parmigiano reggiano e basi lico – e Pasquale Moro della “Casa della Pizza” di Milano, che ha unito pomodoro, crudo, cipolla, basilico, parmigiano reggiano, aceto balsamico, rucola e pomodorini.

Nella categoria “pizza senza glutine” l’ha spuntata Federico De Silvestri della “Quattrocento” di Marzana (Verona), proponendo una vellutata di porri, stracchino di riso, pomodorini gialli e rossi del piennolo, zucchine fresche grattugiate, glassa di aceto balsamico di Modena e basilico.
Il pizzaiolo più veloce è risultato Giovanni Vecchiesso della pizzeria “al Leon” di Chiarano (Treviso), mentre Hamdi Ben Romdhane della pizzeria “Arcobaleno” di Quattro Castella ha realizzato la pizza più larga del mondo.
Un premio è andato anche in Puglia, a San Vito dei Normanni, grazie ad Alessandro Caliolo che lavora a “La tana del Luppolo”, che ha proposto il miglior abbinamento vino-primo piatto.
Tra gli altri premi assegnati al Campionato mondiale, quello della “pizza a due” lo hanno conquistato lo chef Matteo Pisciotta del ristorante “Luce” di Varese, un gigante di circa due metri d’altezza, e il pizzaiolo Leone Coppola. Il “pizza team” è andato invece alla squadra “Mani in Pasta”, composta da Ernesto Palmieri, Sara Palmieri, Federico De Silvestri, Gianni Di Lella, Luca Nanni e Juri Passerini. A Paolo Ferrarini è andato il premio “Heinz Beck”, mentre il premio speciale “Granarolo Accadì” per la migliore pizza fatta con prodotti senza lattosio se lo è aggiudicata Anna Maria Marconi.

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