Sanità pubblica, migliaia di controlli sulla sicurezza della Food Valley

Sanità pubblica, migliaia di controlli sulla sicurezza della Food Valley

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Elena Saccenti - AuslMigliaia i controlli e le ispezioni sulla qualità e sicurezza alimentare della “Food Valley” parmense. Ad occuparsene è il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Parma, attraverso il Servizio Veterinario (Svet), il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian), e non solo.

Numerose anche le attività e prestazioni fondamentali per la salute e il benessere del cittadino e della collettività, attuate attraverso i Servizi Igiene e Sanità pubblica e i Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro.

E’ stato presentato oggi da Elena Saccenti (nella foto), direttore generale Azienda Usl, il rapporto sulle attività realizzate nel corso del 2015 dalla struttura dell’Ausl, da cui sono emersi gli alti numeri relativi ai suddetti controlli. Presenti alla conferenza stampa anche Ettore Brianti, direttore sanitario Azienda Usl, Paolo Cozzolino, direttore Dipartimento Sanità Pubblica Azienda Usl, e Cesare Azzali, direttore Unione Parmense degli Industriali. Alla presentazione hanno preso parte anche Pierantonio Muzzetto, presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Parma, Alberto Brizzi, presidente Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Parma, Francesco Zilioli, direttore Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, Marco Pierantoni, direttore Servizio Veterinario B, Franca Sciarrone direttore Servizio di Igiene Pubblica, e Francesco Magnani, direttore del Servizio Prevenzione e Sicurezza in Ambienti di Lavoro.

IL SERVIZIO VETERINARIO

Il Servizio veterinario, in provincia di Parma, nel 2015 ha controllato 83 allevamenti suini (su 143) e 1.538 allevamenti bovini (su 1.640). Le ispezioni sui processi produttivi (alimentazione, benessere, uso del farmaco, igiene delle produzioni, anagrafe degli animali) negli allevamenti suini sono state 107 di cui 20 difformi (19%). Per gli allevamenti di bovini, le ispezioni totali sono state invece 2.705 di cui difformi 150 (6%)

Il totale dell’attività di controllo del Servizio ha prodotto 3 sanzioni in altrettanti allevamenti suinicoli, 43 sanzioni in 38 allevamenti bovini con 40 sospensioni di attività per la produzione del latte ad uso caseario. Per gli allevamenti ovini, le sanzioni sono state 4 (su 4 allevamenti).

Nei controlli sugli impianti di produzione di alimenti di origine animale (carni fresche, carni trasformate, prodotti a base di latte), invece, il Servizio veterinario ha controllato 413 impianti di prodotti a base di carne. Ben 20.491 le verifiche dei processi produttivi (materie prime, strutture e impianti, igiene lavorazioni HACCP ecc.) di cui 581 non conformi.

Controllati anche 223 impianti di prodotti a base di latte, con 9.805 ispezioni dei processi produttivi (materie prime, strutture e impianti, igiene lavorazioni HACCP ecc.) di cui 429 sono risultate non conformi.

Gli impianti di macellazione controllati, invece, risultano essere 9, per un totale di 1.047.360 suini e 27.056 tra bovini ed equini.

Importante anche l’attività di controllo sull’esportazione verso Paesi Terzi dei prodotti di Origine Animale, con un totale di 163 stabilimenti abilitati all’export presso i quali sono stati emessi 12.585 certificati.

I controlli, nel settore della trasformazione degli alimenti di Origine Animale hanno determinato l’emissione di 14 sanzioni e 3 denunce all’autorità giudiziaria.

Anche per l’anno 2015 si è svolto il corso di formazione per tutti gli operatori dei Servizi dei Dipartimenti delle aziende sanitarie regionali, frutto del progetto “Sviluppo competenze valutative sui controlli ufficiali” proposto dall’Azienda Usl di Parma, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e affidato al Dipartimento di Sanità Pubblica.

IL SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE

Il  SIAN ha effettuato, nel 2015, 1.298 controlli presso aziende di produzione, somministrazione, distribuzione e commercio di alimenti. ispezioni che hanno fatto emergere13 casi di potenziale pericolo per la salute pubblica. Il dato risulta essere in linea con il trend rilevato dal 2011, unitamente al dato riguardante i sequestri (che sono stati 8) ed è indicativo della qualità del settore alimentare locale.

Su 511 campioni di alimenti, nessuno è risultato irregolare. In merito all’attività di controllo svolta sulla qualità dell’acqua potabile della rete pubblica, sono stati effettuati poi, a livello provinciale, 1.442 prelievi e 154 ispezioni alle strutture di erogazione.

Effettuata anche un’attenta attività di vigilanza e formazione, sugli operatori del settore alimentare provinciali, in materia di celiachia. La funzione di prevenzione e contrasto dell’obesità, invece, è stata portata avanti attraverso l’attività dell’ambulatorio di dietetica e counselling nutrizionale dedicato alla fascia di età adulta (18 – 50 anni); Istituto anche l’ambulatorio pediatrico dell’obesità. Entrambe le attività si svolgono presso la Casa della Salute “Parma Centro”.

 IL SERVIZIO IGIENE E SANITA’ PUBBLICA

Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica comprende la tutela e promozione dell’attività fisica e la medicina dello sport, realizzata attraverso la partecipazione a progetti di promozione dell’attività fisica, rivolti anche agli adolescenti affetti da grave disabilità.

Tra gli interessi del Servizio anche la medicina legale, con 1.031 sedute di commissioni e 9.837 visiteper l’accertamento della disabilità, 5.498 visite di idoneità alla guida per soggetti con patologie, 14.681 accertamenti ambulatoriali e 823 certificazione per astensione anticipata dal lavoro per lavoratrici in gravidanza.

Non di minor interesse l’area profilassi e malattie infettive – con più di 3.900 vaccinazioni e consulenze sanitarie per viaggi internazionali, 3.389 notifiche di malattie infettive e 16.644  dosi di vaccini somministrate (esclusa la vaccinazione antinfluenzale) – e l’area igiene del territorio e ambiente costruitoche conta 1.353 ispezioni in strutture di uso collettivo (scuole, alberghi, strutture sportive, e altro).

IL SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO

L’attività di vigilanza ha interessato 2.169 aziende. Circa 350 i verbali redatti, mentre 14 sono stati i sequestri. Più di 1.804 i lavoratori visitati e 847 gli incontri effettuati con le figure del sistema di prevenzione aziendale. Con la quota del 10,18% raggiunta nel 2015, è stato superato l’obiettivo assegnato dalla Regione del 9% annuo delle PAT (posizioni assicurative territoriali) controllate.

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