Alle 12, primo dato ufficiale emesso dal ministero dell’Interno, in Italia per il quesito referendario sulla durata delle trivellazioni in mare ha votato circa 8,1% degli aventi diritto. A Parma e provincia, realtà sempre più presente al voto, l’affluenza è stata del 9,1%. Alle 19 l’affluenza è risultata pari al 22,54% ma il dato è ancora parziale.
Gli elettori parmigiani chiamati a votare per il Referendum del 17 aprile, potranno farlo nelle 207 sezioni elettorali del Comune di Parma. Gli elettori iscritti nelle liste del Comune di Parma per le elezioni europee sono 138.148, di cui 73.023 femmine e 65.125 maschi. Per poter esercitare il diritto di voto nell’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste si risulta iscritti, si dovranno esibire un documento di identità e la tessera elettorale personale. Qualora non si rinvenga la propria tessera elettorale o si rilevi che gli spazi per l’apposizione del timbro sono esauriti, si potrà chiedere una nuova tessera agli uffici comunali che, a tal fine, domenica 17, giorno della votazione, resteranno aperti per tutta la durata delle operazioni, dalle 7 alle 23.
Le operazioni di voto per il referendum, dunque, si svolgeranno domenica 17 aprile, dalle ore 7 alle ore 23. Lo scrutinio dei voti inizierà subito dopo la chiusura delle operazioni di voto e il risultato sarà valido soltanto se avrà votato almeno il 50 per cento più uno degli aventi diritto.
Il quesito referendario è il seguente:
«Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?».
Votare sì significa voler porre un limite allo sfruttamento del giacimento, legandolo alla concessione stessa; votando no, resterebbe tutto invariato, cioè con la possibilità di sfruttare il giacimento fino al suo esaurimento.