Caccia all’uomo a Casale di Mezzani e poi in tutta la Bassa per la fuga dal Rems, la Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, di un 30enne tunisino arrivato da un paio di giorni dal carcere di Piacenza. L’uomo, nella notte di mercoledì, è riuscito a eludere la sorveglianza e a darsi alla fuga, non si sa se da solo o con l’aiuto di complici. Di certo si sa soltanto che il 30enne è passato dal giardino della struttura e ha praticato un foro nella recinzione attraverso il quale ha riconquistato la libertà.
Sul posto sono arrivate numerose gazzelle dei carabinieri, sono stati disposti servizi speciali di controllo del territorio e valutati i possibili appoggi esterni che il tunisino avrebbe potuto avere nella zona. Ma a quanto pare, dell’uomo, si sono perse le tracce. Come volatilizzato nelle campagne della Bassa e non è da escludere si trovi già nel territorio delle province limitrofe. Non sono neppure mancate le prime segnalazioni di stranieri sospetti, ma nessuna si è finora rivelata utile alle indagini in corso.
LEGA NORD: IL PREFETTO COSA FA?
“Gli sono bastate 24 ore dopo il trasferimento dal carcere di Piacenza per fuggire, ora la comunità ha un delinquente in più a piede libero, e il Prefetto cosa fa? Sta a guardare. Grazie anche ad Alfano, e alle sue leggi che rendono l’Italia ogni giorno meno sicura”.
Fabio Rainieri, consigliere regionale della Lega Nord, interviene sulla fuga, mercoledì sera, di un trentenne tunisino appena tradotto da un carcere alla residenza sanitaria specializzata per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza a Casale di Mezzani.
“In quella struttura, nata dopo la chiusura dell’ospedale psichiatrico giudiziario, non sono presenti secondini o celle: e allora perché quell’uomo, dal carcere, era stato accompagnato li? Perché ora le nostre forze dell’ordine devono rincorrere l’ennesimo immigrato delinquente?” – attacca l’esponente del Carroccio.
“Presenterò un’interrogazione in Regione – spiega – perché quelle strutture sono sotto l’egida regionale, per capire cosa sia accaduto, ma ad Alfano chiedo: perché? Perché vogliamo avviare al recupero, a spese degli cittadini, delinquenti mascherati da malati mentali, spesso non italiani, che alla prima occasione, per tutto ringraziamento, si danno alla fuga sbeffeggiandoci?”
Una domanda anche per il Prefetto: “Non ritiene che la cittadinanza, soprattutto quella della bassa parmense, avrebbe meritato di essere informata subito di quanto accaduto, ovvero che a spasso per il proprio territorio vi era un evaso? E non sarebbe stato il caso di diffonderne la foto, anziché facilitarne la fuga con un silenzio assoluto durato 24 ore? Se non sa garantire la sicurezza dei propri cittadini, vada a casa”.