È torbido, passionale e doloroso l’amore di Fool for love (Pazzo d’amore), tanto bruciante da superare il tabù dell’incesto senza scalfire la sua sostanza irrazionale, incontenibile e straziante. Il testo scritto con verità e humour nero dal drammaturgo, regista e attore americano Sam Shepard intorno all’amore disperato di due fratelli, ignari di esserlo, diventa uno spettacolo messo in scena da Fulvio Pepe, nuova produzione di Fondazione Teatro Due, al debutto nazionale al Teatro Due di Parma il 6 aprile 2016 (repliche fino al 10 aprile).
In scena Linda Caridi e Raffaele Esposito sono Maye Eddie: dopo anni Eddie irrompe nella vita di Mayche sta provando a costruirsi un’esistenza normale e, riaccendendo l’antica e travagliata passione, cerca di trascinarla nuovamente dentro la realtà da cui era fuggita, una relazione disperata e scabrosa nata fra due persone traumatizzate da un’infanzia drammatica e schiave di un meccanismo perverso di accoglienza e abbandono. La presenza diun nuovo pretendente, Martin, interpretato da Ivan Zerbinati, fornisce il pretesto perfar luce sulle pieghe del loro passato.
Eddie e May sono legati da un dolore profondo: un padre incostante che li ha ingannati, abbandonati, umiliati e che l’autore tiene in scenacome una figura onirica, ambigua e opprimente,interpretata da Roberto Abbati. L’Eros è una pianta gramigna che cresce dove vuole– spiega Fulvio Pepe –i due protagonistisono come due rami contorti di una stessa pianta, il loro amore prende linfa dallamedesimaradice; nel rifuggire il comportamento dei genitori i due amanti lo riproducono ad libitum creando un cortocircuito psicologico ipnotico e disturbate.
Il testo di Shepard è intriso di elementi profondamente legati alla società e all’immaginario statunitense: Eddie è un vero e proprio cow-boy e il suo incontro con May avviene in un Motel, un non luogo molto preciso per l’immaginario americano; la sfida per me- prosegue Fulvio Pepe – è trovare l’universale in una storia molto particolare, riorganizzare gli elementi di questo discorso amoroso in una dimensioneche sia vicina alla sensibilità europea del giorno d’oggi.
Realtà e sogno, verità e menzogna,passato e presente si mescolano in un’esperienza emotiva che il grande autore americano ha tratto, per sua stessa ammissione, dalla sua biografia.Shepard ha scritto Fool for love poco dopo la rottura con la moglie O-Lan Jones, abbandonata perintraprendere una relazione con l’attrice Jessica Lange. In una lettera al suo amico e collaboratore, JoeChaikin, Shepard ha descritto l’opera come “il risultato di tutte le sensazioni tumultuose che ho attraversato nell’ultimo anno, un testo molto emozionante e, per certi versi imbarazzante per me, ma allo stesso tempo, in qualche modo, necessario. Innamorarsi è un’esperienza sconcertante. Da un lato non vi rinunceresti per niente al mondo, dall’altro è l’inferno assoluto”.
Sam Shepard è considerato uno dei drammaturghi più famosi d’America. Ha scritto quasi 50 opere teatrali tradotte e messe in scena in tutto il mondo.Nel corso della sua carriera ha accumulato numerosi riconoscimenti e premi fra i quali la Palma d’Oro a Cannes e il Premio Pulitzer.
L’infanzia trascorsa in una famiglia disfunzionale con un padre alcolizzato ha fornito all’autore molti dei temi angoscianti che dominano la sua produzione. La sua scrittura, popolata da un’umanità borderline fatta di vagabondi, rock star dimenticate e creature allo sbando, è caratterizzata da una lingua estremamente inventiva, in cui spicca una narrazione non lineare, ricca di simbolismo.
Nonostante Shepardscrivesse per il teatro da oltre vent’anni, Fool for love, composto nel 1983, è stato il primo testo che ha diretto in teatro, un successo che gli è valso il suo 11° premio OBIE (Off-Broadway Theater Awards,prestigioso riconoscimento teatrale newyorkese), ma il suo primo OBIE per la regia.
Nel 1985 dalla sua pièce è stato tratto un film con Kim Basinger e lo stesso Shepard nel ruolo di Eddie, per la regia di Robert Altman.
Come sceneggiatore Shepard ha lavorato anche con Michelangelo Antonioni per Zabriskie Point nel 1970 e Wim Wenders per Paris, Texas del 1084 e Non bussare alla mia porta del 2005.