“C’erano una volta tre bambini che abitavano in un bellissimo villaggio chiamato Poliskro…”. Sembra l’incipit di una favola di Andersen o dei Fratelli Grimm, ma in realtà sono le prime parole di un libro di racconti che porta la firma di una parmigiana di soli 10 anni. Aurora Vannucci frequenta ancora la quinta classe della primaria Maria Luigia, ma – un po’ per gioco, un po’ per far contenti parenti e amici – ha già dato alle stampe il suo primo libro, sia in formato cartaceo, classico, sia come e-book. Quello che sembrava soltanto un gioco, però, è finito in vendita on line sul circuito Ibs – categoria libri per ragazzi – e alcune pagine si possono trovare anche in Google libri.
“Le mie prime cento pagine” è il titolo dell’opera firmata Aurora V., in cui sono raccolti i racconti che la piccola scrittrice parmigiana ha scritto fra ottobre 2014 e febbraio 2016. Tra questi anche due già vincitori di altrettanti concorsi letterari, mentre un terzo sarà inserito nel libro in distribuzione ai visitatori del Festival degli Artisti di Strada 2016, che si terrà a Pennabili (Rimini) nel prossimo mese di giugno.
Aurora si è imposta nel 2015 alla diciannovesima edizione del concorso di poesia e narrativa “Alice Battaglioni” con il racconto “Felicità”, mentre al concorso di prosa e poesia “Anna Savoia”, edizione numero 25, è giunta terza con “Ognuno è unico”. Un ex aequo, invece, alla ventesima edizione del festival “Artisti in piazza”, per il contest “What’s your story?”, al quale ha presentato il racconto “Il mestiere più bello del mondo”.
Aurora non ha solo la stoffa della scrittrice, ma anche la passione innata che la spinge a mettere su carta ciò che sente. Non racconti buttati lì, favolette leggere per ragazzini, ma veri e propri concentrati di umanità, di sentimenti forti, di desideri e perché no anche di sogni.
Aurora, cosa vuoi trasmettere ai ragazzi con il tuo libro?
“Tutte le storie che ho scritto hanno una morale, un “loro perché” e rispecchiano gli stati d’ animo diversi di questi due anni. Sono racconti con protagonisti personaggi “fantastici” ma pur sempre legati alla realtà”.
In quali momenti trovi l’ispirazione per scrivere i tuoi racconti?
“Scrivo ogni volta che mi vengono le idee per una nuova storia e poi continuo, di getto, finché non arrivo ad una conclusione che mi soddisfa”.
Perché pensi che si dovrebbe leggere il tuo “Le mie prime cento pagine”?
“Lo dovrebbero leggere i ragazzi perché sono storie che possono rispecchiare anche la loro realtà”.
Aurora, ma quando non scrivi e non devi studiare, cosa ti piace fare?
“Oltre che scrivere, mi piace giocare, praticare alcuni sport, leggere e qualche volta disegnare”.
E da grande cosa vorresti fare?
“La scrittrice di libri per ragazzi”.