“Un segnale di convivenza civile per contrastare i fondamentalismi che allontanano i popoli e conducono alla barbarie”. Così il Vice presidente della Provincia Gianni Guido Bellini ha presentato stamattina in Piazza della Pace la Consulta Provinciale degli Stranieri, insieme ai rappresentanti delle principali associazioni degli stranieri del territorio.
“Negli anni scorsi la Provincia ha portato avanti un lavoro importante di coordinamento e di sostegno delle associazioni e delle comunità degli stranieri a Parma e provincia ha ricordato Bellini e anche oggi, nonostante la trasformazione dellEnte e lincertezza sul suo futuro, intende proseguire in questo percorso, puntando sulla partecipazione attiva delle comunità attraverso i loro rappresentanti. Mantenere un presidio di coordinamento consente anche alle associazioni e alle comunità provenienti da paesi diversi e lontani fra loro di confrontare le esigenze, i bisogni e di arricchire, grazie alle loro conoscenze e competenze, il territorio che li ospita” .
Le comunità straniere più numerose a Parma sono quelle dellEst Europa: al primo posto quella rumena con 7.502 persone, seguita dalla moldava con 7454 e dallalbanese con 7443.
Lo scopo della Consulta è quello di offrire un luogo di confronto alle varie associazioni, già presenti nei territori comunali, in modo che possano dialogare tra loro costruttivamente. La sede sarà in via Inzani 29.
Il Vice Presidente della Provincia Bellini è il Presidente della Consulta, lalbanese Erion Begaj è il Vicepresidente, Segretaria è la marocchina Sabil Bahija.
Numerosi sono stati gli interventi allincontro di stamattina, e naturalmente gli attacchi terroristici di questi giorni a Bruxelles sono stati lo sfondo da cui non si può prescindere.
Ormai il futuro nostro e dei nostri figli è qui e in momenti come questi le comunità straniere devono dare il segnale che rispettano norme e culture di questo paese ha detto Erion Begaj – Con la riorganizzazione della Provincia anche le comunità straniere nel territorio della provincia di Parma devono cercare di adattarsi per rispondere meglio ai cambiamenti in corso. La Consulta Provinciale Stranieri potrà essere un ottimo strumento d’aiuto e di dialogo tra le comunità, anche grazie all’attenzione e l’impegno che l’ente Provincia dedica alle richieste che provengono dai nuovi cittadini “.
Sono lusingata di fare parte del gruppo che ha preso liniziativa di creare questa Consulta, che contribuirà a consolidare i rapporti tra le varie associazioni di Parma e provincia e a farle collaborare insieme. Ha dichiarato Sabil Bahija, presidente della Maisone Maroccaine e Segretaria della Consulta.
“Esprimo la gratitudine della comunità romena alla Provincia di Parma per il sostegno offerto ai progetti che in passato abbiamo portato avanti insieme ha affermato Marina Bilha presidente della Associazione Romania chiama Parma – La creazione della Consulta degli stranieri dimostra linteresse della Provincia per lapporto che cittadini di diverse nazioni possono offrire alla cultura italiana. Lauspicio è che questo mutuo interesse si mantenga vivo e si rafforzi ulteriormente in futuro, per rendere il territorio aperto, dinamico e stimolante per quanti ci vivono e lavorano.”
I fatti accaduti in questi giorni a Bruxelles, ma anche in Turchia, Marocco, Libia, Costa dAvorio, Kenia, sono attentati contro lumanità ha dichiarato Ben Hammouda Lotfi dellAssociazione Voce Nuova, proveniente dalla Tunisia Non è lIslam che causa tutto questo. Lunità è lunica soluzione per sconfiggere questo cancro.
Ci sentiamo parte di questo paese, che ci ha dato tanto, molti di noi sono nati qua, o hanno la cittadinanza italiana ha ricordato Mahfoud Abdelhafid, dellAssociazione Bel-agire di Fornovo, di origine marocchina – E lignoranza che porta allodio. Con la Consulta avremo la possibilità di sviluppare progetti comuni.
Ha rincarato la dose Abdou Ba, primo presidente della Comunità Senegalese di Parma: Questi terroristi sono traditori, perché hanno avuto lavoro e istruzione in Europa.
Ma avverte: Gli stranieri in Italia rappresentano il 12% della popolazione e l11% della ricchezza: devono essere ascoltati prima di assumere le decisioni che li riguardano.
Michel Oulouade, del Comitato dei Saggi della Costa dAvorio, ha parlato dellattività della sua associazione, che lavora per frenare lesodo dalle campagne alle città nel suo paese. Più di duemila ragazzi che erano pronti ad emigrare sono tornati in campagna, grazie al protocollo dintesa tra Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna e otto grandi città ivoriane ha spiegato Chi parte vende tutto quello che ha per pagare il viaggio, quindi non può più tornare indietro. Occorre moltiplicare i progetti concreti, come questo.
Ha portato il suo saluto anche Victoria Verde Hermosilla presidente dellassociazione peruviana Il sorriso di Michelle, che nel ricordo della figlia tragicamente scomparsa lavora per aiutare i bisognosi del suo paese, soprattutto le donne maltrattate.
Gaston Mavakala Kiamenga, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, in Italia dal 1983, già membro della Consulta regionale, ha ripercorso le faticose tappe dellintegrazione: Dall1984 all89 limmigrato straniero non aveva diritto a lavorare in Italia, poi ancora non poteva acquistare casa, né ottenere finanziamenti in banca ricorda In seguito le cose sono cambiate. Parma e la sua provincia ci hanno accolto bene e noi abbiamo fatto tanto per accogliere i nuovi arrivati e impedire che entrassero nel mondo della violenza. Adesso occorre una nuova integrazione, non bisogna distruggere quello che abbiamo costruito insieme.
Maria Nimerenco presidente della Comunità moldava ha ricordato la nascita della sua associazione Fernando Santi nel 2000 : Noi che abbiamo esperienza e conosciamo le leggi lavoriamo per aiutare chi arriva, li seguiamo e li sosteniamo ha spiegato Oggi è un giorno storico, nasce qualcosa di importante. Stamattina abbiamo ascoltato tante storie di vita: possa restare sempre questa apertura tra noi e portarci a risultati concreti.
Pace e solidarietà sono le parole chiave: lo straniero è un amico, non è il nemico della porta accanto ha affermato Diana Teneva dellassociazione interculturale Milleeunmondo, nata quasi ventanni fa, che si occupa di integrazione, inserimento lavorativo, mediazione culturale e linguistica, che ha auspicato che con la Consulta si possa avviare un lavoro comune tra tutte le associazioni di stranieri del territorio.
Allincontro ha portato il suo saluto anche Luciano Mazzoni, del Forum Interreligioso di Parma.